Montebelluna, a San Gaetano la «Macchina del Vento»

Montebelluna, a San Gaetano la «Macchina del Vento»
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Montebelluna, a San Gaetano la «Macchina del Vento». Da tempo confinata nella palestra della Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa, usata a suo tempo dagli allievi che si accingevano a effettuare il corso di addestramento prelancistico, era destinata a rimanere nel dimenticatoio. Parliamo della Macchina del Vento che ha catturato l’attenzione dei visitatori nella recente sagra di San Gaetano, dove il Comitato ha messo a disposizione del neonato gruppo Paracadutisti Bellona di Montebelluna Sez. Piave il terreno di calcio per la dimostrazione pratica con paracadute Cmp 55. Progettata negli anni 50-60 la Macchina del Vento è stata realizzata dall’Oare di Bologna, trasformando un Alfa Romeo Ar 51 del 1953. Ideata su un modello americano risponde alle esigenze di addestramento dei paracadutisti al problema di un forte vento, nel recuperare il paracadute al momento dell’atterraggio, e soggetti al trascinamento della calotta. La macchina dotata di un convogliatore d’aria generata da un elica di un Piper L 21 azionata dal motore della Jeep sulla quale è collocata, genera un forte flusso d’aria che può superare anche i 300km/h regolata manualmente da un operatore che può modificare il flusso in tempo reale. Il flusso d’aria va a gonfiare il paracadute e a trascinare il paracadutista imbragato, con quest’ultimo che dovrà eseguire delle manovre specifiche per sgonfiare la vela evitando di essere trascinato. L’idea di riportare alla luce, e a conoscenza di questo strumento militare, è venuta al paracadutista Claudio Durante che ha curato con i suoi colleghi all’interno della festa, un piccolo museo delle uniformi e materiali legati al paracadutismo militare. Questa macchina particolare molto cara ai paracadutisti di leva degli anni 60/80 è stata rispolverata grazie ai contatti tra Giuseppe Bagatin, soprannominato Grifo Piantone e alla collaborazione del proprietario della macchina Enrico Cecchinato appassionato di veicoli militari. Con l’innovazione tecnologica del paracadute, di questa macchina ne hanno reso superfluo l’impiego, con la conseguente messa in disparte. Dopo la prima uscita in occasione del raduno del centenario a Vittorio Veneto dove ha riscosso un grosso successo, quella di San Gaetano è stata la prima dimostrazione pratica con paracadute. Non solo, visto che per l’occasione si sono ritrovati ex parà per vedere da vicino il ricordo della naja, cimentandosi nell’indossare il paracadute rivivendo le esperienze di quegli anni.

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