Interrogatorio

Morte Adriano Armellin, la versione del 36enne marocchino: "Ci conoscevamo, ero lì per i soldi..."

Interrogato ieri in carcere a Santa Bona, il presunto assassino ha ribadito: "Non volevo ucciderlo, ero andato da lui altre volte..."

Morte Adriano Armellin, la versione del 36enne marocchino: "Ci conoscevamo, ero lì per i soldi..."
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Ieri nell'interrogatorio in carcere il 36enne marocchino ha fornito la sua versione dei fatti sulla tragica morte di Adriano Armellin.

Morte Adriano Armellin, la versione del 36enne marocchino

L'aveva già dichiarato, tramite il suo legale, poco dopo l'arresto: "Non volevo ucciderlo". E Mohamed Boumarouan, il 36enne marocchino in carcere per il brutale omicidio di Adriano Armellin, l'anziano aggredito e ucciso nella sua casa di Pieve di Soligo, lo ha ribadito anche ieri, lunedì 11 aprile 2022, durante l'interrogatorio a Santa Bona, Treviso.

L'uomo, finito dietro le sbarre con le accuse di tentata rapina aggravata e omicidio preterintenzionale, ha fornito la sua versione dei fatti: "Ci conoscevamo, ero lì per chiedergli dei soldi...lo avevo già fatto altre volte". Solo che l'ultima, quel maledetto venerdì 25 marzo, qualcosa è andato storto.

"Abbiamo litigato e lui è caduto una prima volta - ha riferito il marocchino - Poi io l'ho spinto ed è caduto di nuovo".

"Ero ubriaco..."

L'83enne è morto in ospedale l'indomani, proprio a causa - come confermato dall'autopsia - dei violenti colpi alla testa inferti dal suo aguzzino, che si era introdotto nell'abitazione dell'83enne uscendone poi solo con merendine e surgelati. "Ero ubriaco quella sera", ha ammesso il 36enne. Armellin, secondo la sua versione, voleva mandarlo via stavolta e lui, per "calmarlo", lo avrebbe a quel punto legato. Poi si sarebbe allontanato, tornando in un secondo momento "ma solo per slegarlo...".

Versione traballante, proseguono le indagini

Una versione che non convince gli inquirenti, più propensi a ritenere che il marocchino si sia introdotto furtivamente nell'abitazione dell'anziano e, una volta scoperto, abbia reagito con inaudita violenza. Salvo poi essere messo in fuga dal figlio della vittima, non prima di essere intercettato anche dal vicino di casa che ha poi allertato i Carabinieri. Proseguono intanto le indagini per accertare - al netto di versioni decisamente contrastanti - la reale dinamica dei fatti.

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