Morte Anica Panfile, sul corpo tracce di Fentanyl oltre a quelle di cocaina
Ancora dubbi sul caso di omicidio della 31enne romena, trovata senza vita il 21 maggio 2023
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Un nuovo particolare è emerso durante l'udienza di lunedì 17 febbraio 2025, nel processo di Franco Battaggia, attualmente considerato unico sospettato nella morte di Anica Panfile; la 31enne, infatti, avrebbe fatto uso di Fentanyl prima di essere uccisa a Spresiano.
Il processo per l'omicidio di Anica Panfile
Il corpo fu ritrovato domenica 21 maggio 2023 in via Bacador in corrispondenza di un'ansa del Piave ed il principale sospettato per l'omicidio della 31enne romena è Franco Battaggia, 79enne proprietario della pescheria "El Tiburon" di Spresiano.
Secondo l'accusa, il corpo della donna sarebbe stato rinvenuto con gli stessi abiti con cui è stata avvistata in auto accanto a Battaggia. Inoltre, secondo le ricostruzioni dei movimenti della vittima, i due avrebbero assunto cocaina prima di avere un rapporto sessuale. Si ipotizza che, sotto l'effetto dello stupefacente, il 79enne abbia aggredito Anica, colpendola alla testa per poi soffocarla.
Cocaina e Fentanyl
I risultati tossicologici hanno rilevato un'elevata concentrazione di cocaina sulle mucose intime della vittima. Un'ipotesi sarebbe quella che prima di consumare un rapporto orale, Battaggia avesse posizionato la droga sui genitali della partner. Ma, secondo quanto afferma la dottoressa Donata Favretto, è anche possibile che le tracce dello stupefacente siano dovute alla semplice assunzione.
Durante gli accertamenti per verificare se il consumo della polvere bianca fosse un'abitudine della donna, il medico Antonello Cirnelli, responsabile dell'autopsia, e la dottoressa Favretto, tossicologa che ha effettuato gli esami sui tessuti della vittima, è stato rilevato anche il Fentanyl. Di fatto, la "droga degli zombie" è stata rilevata nei capelli di Anica. Questo potente oppiaceo sintetico viene utilizzato anche come agente di taglio, utilizzato quindi per rendere la droga meno pura.
Il fentanyl è stato creato come anestetico nelle sale operatorie o per i pazienti terminali sottoposti alla terapia del dolore. Di fatto, è 50 volte più potente dell'eroina e 100 volte più forte della morfina.
I dubbi sulla ricostruzione dell'omicidio
L'avvocato di difesa di Battagia, Fabio Crea, ha evidenziato delle criticità nella ricostruzione presentata dall'accusa. La prima tra tutte è quella che il 79enne, senza l'aiuto di nessuno, riesca a sollevare il tappeto avvolto attorno al cadavere della donna. Inoltre, con i nuovi sviluppi delle analisi tossicologiche, pone il dubbio che sia stato l'eccessiva quantità di cocaina o il mix dei due oppiacei ad uccidere la donna.
Nel corso dell'udienza, è stato interpellato anche il fratello di Battagia, Lorenzo, il quale ha affermato di aver aiutato Franco a spostare dei tappeti dal sottoscala, senza notare nulla di sospetto e soprattutto non notando il corpo di Anica.
I militari dei reparti della Polizia scientifica affermano che attraverso le registrazioni delle telecamere si può notare il proprietario della pescheria lungo via Bacador. Inoltre, dei campioni di liquidi biologici sono stati ritrovati sul suo letto e in uno dei tappeti di casa sua. Le tracce sono quasi infinitesimali, ma il medico Cirnelli afferma che ciò sia dovuto al fatto che l''unica ferita della 31enne che avrebbe sanguinato era un tagliato sul labbro inferiore destro.