Polizia Locale

Multa da oltre 5mila euro a un venditore ambulante di rose, scoppia la polemica a Mogliano Veneto

Il capogruppo del Partito Democratico Giacomo Nilandi, ha giudicato sproporzionata l’entità della sanzione, sostenendo che in tema di sicurezza urbana le priorità sarebbero ben altre

Multa da oltre 5mila euro a un venditore ambulante di rose, scoppia la polemica a Mogliano Veneto
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A Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, un venditore di rose noto tra i residenti con il soprannome di "Shopi" è stato sanzionato con una multa di 5.164 euro per commercio itinerante abusivo su area pubblica. La vicenda è avvenuta sabato sera, 19 luglio 2025, quando la polizia locale lo ha fermato nel centro cittadino, nei pressi del caffè Goppion.

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Multa da oltre 5mila euro a venditore di rose

Secondo quanto emerso, Hossain Shafia di giorno lavora come operaio a Porto Marghera e la sera si reca a Mogliano in treno per arrotondare offrendo fiori nei pressi di bar e ristoranti. Nel tempo, è diventato una presenza familiare in città, apprezzata per i modi gentili e discreti.

La cifra indicata sul verbale, ben superiore al minimo previsto, ha sollevato reazioni e portato il caso all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico locale.

Scoppia la polemica a Mogliano Veneto

Il sindaco Davide Bortolato, esponente di Fratelli d’Italia, avrebbe incontrato Shafia nei giorni successivi per spiegargli che è possibile presentare ricorso al Comune e chiedere una riduzione della sanzione, fornendo eventuali motivazioni a suo favore.

Davide Bortolato

"Mi spiace per Rosario, io l'ho ricevuto e gli ho spiegato che ha 30 giorni per presentare una memoria scritta al sindaco per chiedere una riduzione o l'annullamento della sanzione e poi i nostri uffici valuteranno la situazione."

Il primo cittadino avrebbe espresso l’auspicio che la richiesta venga valutata con attenzione, ricordando come Shafia sia ben conosciuto dalla comunità e mai coinvolto in episodi problematici. Avrebbe però anche sottolineato che, nonostante la comprensione per la sua situazione, l’agente in servizio non poteva ignorare la violazione riscontrata.

L’opposizione, rappresentata in particolare dal capogruppo del Partito Democratico Giacomo Nilandi, ha giudicato sproporzionata l’entità della sanzione, sostenendo che in tema di sicurezza urbana le priorità sarebbero ben altre.

Giacomo Nilandi

Nilandi avrebbe affermato che, se le sanzioni devono avere una funzione educativa, in questo caso tale obiettivo non sarebbe stato raggiunto.