lavoro irregolare

Nel trevigiano multe per 140mila euro, violate norme sulla sicurezza

Tra le sospensioni anche un ristorante etnico a Vittorio Veneto: due cittadini cinesi scovati a lavorare in nero

Nel trevigiano multe per 140mila euro, violate norme sulla sicurezza
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A fronte di numerosi controlli da parte dei Carabinieri del NIL, Nucleo Ispettorato del Lavoro, di Treviso e in collaborazione con l’Arma territoriale, sono stati emesse sanzioni per un totale di 140mila euro nei confronti di attività commerciali per violazione alla normativa sulla tutela della sicurezza del dipendente sul luogo di lavoro e sulla sua situazione occupazionale.

Risultati

Tra i settori interessati dall’attività di controllo degli ispettori vi sono stati pubblici esercizi, agricoltura e edilizia.

Nello specifico, le ispezioni hanno rilevato la presenza di due lavoratori impiegati irregolarmente all’interno di un ristorante etnico sito nel Comune di Vittorio Veneto. I lavoratori, cittadini di origini cinesi, non disponevano di alcuna assistenza previdenziale e assicurativa, dunque impiegati in nero. Pertanto, date le circostanze, l’attività è stata sospesa, con l’allontanamento dei lavoratori irregolari.

Allo stesso modo, anche una seconda attività è stata sospesa in un bar nel territorio comunale di Mansuè. Qui è stata individuata una lavoratrice, anch’essa di origini cinesi, irregolarmente assunta come barista all’interno del locale.

Mancata documentazione sui rischi

Invece, a seguito di un altro controllo effettuato in un locale di Farra di Soligo, si è riscontrata la totale assenza della documentazione relativa alla valutazione dei rischi, fondamentale per la tutela della sicurezza del lavoratore. Anche qui, l’attività imprenditoriale è stata sospesa.

Tra i molteplici controlli sul luogo di lavoro, scovata anche l’omessa nomina del medico competente, l’omessa formazione dei lavoratori ed il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

In totale, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni, per cui sono state emesse sanzioni per circa 140mila euro.

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