Nove operai in nero in azienda di abbigliamento di Villorba: denunciata imprenditrice cinese
Altre irregolarità in un'azienda di Vittorio Veneto.
Una donna cinese di 50 anni è stata deferita in stato di libertà e sanzionata amministrativamente per aver assunto nove lavoratori in nero nella sua azienda di abbigliamento a Villorba, in provincia di Treviso. A scoprire le irregolarità sono stati i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro con sede a Treviso insieme con militari del comando provinciale di Treviso.
Quasi metà della forza lavoro in nero
La straniera, avrebbe, in particolare, occupato “in nero” 9 lavoratori di cui 3 di nazionalità cinese, 3 di nazionalità pakistana e 3 di nazionalità del Bangladesh, sui 21 lavoratori impiegati. L’attività imprenditoriale è stata sospesa. E’ stato, inoltre, verificato il mancato rispetto delle disposizioni di contenimento della diffusione epidemiologica per assenza di igienizzante ed informazione normativa Covid sulla gestione degli spazi comuni. Sono state elevate, complessivamente, ammende pari ad € 11.960 e sanzioni amministrative pari ad € 34.400.
Altre irregolarità in un'azienda di Vittorio Veneto
A Vittorio Veneto (TV), a conclusione di attività ispettiva, è stato invece deferito in stato di libertà un cittadino 38enne di origini macedoni, titolare di una ditta edile, in concorso con il suo consulente coneglianese, per aver assunto ed impiegato un lavoratore di nazionalità macedone con permesso di soggiorno per lavoro subordinato scaduto di validità, favorendo così la permanenza nello stato italiano di uno straniero che non aveva i requisiti di legge (violazioni degli Artt. 12 co.3 e 22 co.1 del d.lgs. 286/98)