Progetto

Nuovo teatro Montebelluna, gara per la progettazione vinta da studio vicentino

Lo studio vicentino ha giù progettato un teatro a Pergine Valsugana e sta progettando quello di Amatrice. Il commento del sindaco Favero.

Nuovo teatro Montebelluna, gara per la progettazione vinta da studio vicentino
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ViTre vince la gara per la progettazione del nuovo teatro cittadino.

Il progetto preliminare "parla" vicentino

Si chiama ViTre Studio ed è di Vicenza lo studio di progettazione che ha vinto la gara per la progettazione del nuovo teatro cittadino. La gara in epa, secondo la nuova definizione del Codice degli appalti riferita al progetto preliminare, era stata pubblicata all’inizio dell’anno mentre si è riunita ieri la commissione di gara – composta dal dirigente Pierantonio De Rovere, da Paola Bandoli e Lodovico Mazzero - per affidare la progettazione di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della nuova struttura che sorgerà al posto dell’ex Tribunale in piazza Negrelli. La scadenza per la presentazione delle offerte era fissata entro il 16 marzo scorso, peraltro la data in cui ha preso incarico il nuovo dirigente, Pierantonio De Rovere che ha esordito proprio con l’apertura delle offerte. Due sono quelle pervenute al Comune di Montebelluna, una delle quali è stata però esclusa a causa di un vizio di forma.

Buone premesse

L’emergenza Covid-19 ha poi comportato dei necessari approfondimenti – anche legali – per appurare la possibilità di procedere con l’affidamento fino ad arrivare ieri quando la Commissione ha preso in esame l’unica offerta valida. Diversi gli aspetti che hanno colpito la Commissione e che appaiono delle buone premesse perché il risultato della progettazione possa essere soddisfacente. Innanzitutto lo studio ViTre Studio – che può contare su un team di quasi 20 professionisti – ha già lavorato nel campo della progettazione di centri culturali: sua è la progettazione esecutiva del Teatro di Pergine Valsugana, in Trentino, e tuttora è impegnato nella progettazione definitiva ed esecutiva, nel coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e nella direzione dei Lavori del centro polifunzionale teatro di Amatrice. Significativa anche l’offerta in termini economici e tempistici: ViTre Studio ha proposto un ribasso d’asta del 30% con una riduzione di circa 18mila euro rispetto ai 58mila euro di base d’asta e una riduzione nei tempi di progettazione del 20% con 36 giorni proposti rispetto ai 45 giorni stabiliti in gara. L’iter prevede ora le necessarie verifiche che richiederanno circa una decina di giorni. Dopodiché se l’esito sarà positivo, verrà affidato l’incarico e lo studio potrà mettersi al lavoro così da poter avere il progetto tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.

Il sindaco Favero: "Adesso dobbiamo accelerare"

Interviene il sindaco, Marzio Favero:

“Finalmente di riparte dopo la pausa forzata imposta a molte procedure a conseguenza del Coronavirus. Fa piacere constatare che ad essersi aggiudicata la progettazione preliminare sia uno studio che si è già occupato di teatri, ed in particolare mondo,  mi ha spiegato il dirigente, del tema della torre scenica che è cruciale per avere una struttura davvero funzionale. Adesso, daremo un’accelerata alla fase partecipativa. Come si ricorderà avevamo già promosso un incontro con le associazioni culturali e sociali della città per confrontarci sulle caratteristiche del futuro teatro che però abbiamo dovuto annullare a causa  delle norme previste nei DL e nei DPCM che si sono succeduti e che hanno imposto fra le misure di sicurezza anche il divieto di aggregazione. Sono misure, adesso in discussione, ma ormai ci siamo abituati tutti ad un’altra modalità di confronto che è quella delle videoconferenze. Per molti versi quella in atto è una rivoluzione anche nella modalità di gestire le riunioni che ormai sta diventando un’abitudine e probabilmente diventerà una modalità tipica di lavoro anche quando sarà esaurita la pandemia. Pertanto ho chiesto all’assessore alla cultura, Debora Varaschin, e alla presidente della Commissione relativa, Silvia Pontini, di attivarsi per promuovere l’incontro tra i consiglieri ed i presidenti delle associazioni via web, possibilmente entro i prossimi dieci giorni. La sfida è importante: si tratta di restituire il teatro alla città a 50 anni di distanza dalla chiusura dell’unico che ha avuto e proprio l’isolamento che abbiamo conosciuto in modo forzato in questi due mesi, credo possa alimentare in tutti il desiderio di pensare ad un futuro ove sarà possibile ritrovarsi e riconoscersi tra cittadini sia  nei locali pubblici, che auspichiamo siano riaperti a brevissimi, sia in un nuovo luogo della cultura utile a rinsaldare i vincoli dei rapporti di comunità”.

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