Oltre 4mila articoli contraffatti di noti brand di lusso: scatta un maxi sequestro a Treviso
Ad essere segnalato alla Procura della Repubblica di Treviso, il rappresentante legale della società trevigiana per i reati di contraffazione, alterazione o uso di marchi con segni distintivi
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno sottoposto a sequestro 4.109 articoli tra felpe e t-shirt, riportanti i marchi contraffatti Dsquared2 e Valentino.
Articoli contraffatti di noti brand di lusso
L’operazione, portata a termine dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Treviso, ha preso le mosse dal controllo di un furgone carico di capi di abbigliamento, destinati da una società trevigiana a una di Rovigo che, a seguito degli approfondimenti condotti, sono risultati contraffatti.
Le attività di perquisizione successive al controllo, svolte nelle sedi della società mittente e di quella destinataria della merce, hanno consentito di individuare una vera e propria produzione illecita di felpe e t-shirt riportanti le citate note griffes di moda, eseguita al di fuori della normale filiera di produzione: sono stati infatti sottoposti a sequestro ulteriori prodotti contraffatti, cartamodelli e numerosi files necessari per la stampa dei due brands sui tessuti, e sono stati acquisiti concreti elementi di prova in ordine ai rapporti commerciali tra le due società.
L'operazione della Guardia di Finanza di Treviso
Per tali ragioni è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Treviso il rappresentante legale della società trevigiana, che eseguiva la stampa sui tessuti, per i reati di contraffazione, alterazione o uso di marchi con segni distintivi ovvero di brevetti modelli e disegni nonché per ricettazione.
Anche l’amministratore unico della società rodigina, che provvedeva al confezionamento e alla successiva rivendita, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Rovigo per i reati di commercio di prodotti con segni falsi nonché, anche in questo caso, per ricettazione.
Le indagini della guardia di finanza di Treviso, tuttora in corso, mirano anche a valutare la responsabilità amministrativa delle persone coinvolte, nonché l’eventuale proposta di sequestro preventivo, atteso che il ricavato dell’attività di vendita illecita degli articoli contraffatti avrebbe potuto attestarsi a circa 375mila euro.