Il Tribunale per i minorenni di Venezia aveva condannato, mercoledì 12 novembre 2025, a otto anni di reclusione il 15enne ritenuto tra i principali responsabili della morte di Francesco Favaretto, il 22enne trevigiano ucciso dopo una violenta aggressione nel centro di Treviso il 12 dicembre 2024.
Era la prima sentenza attesa nell’ambito dell’inchiesta sul gruppo di giovani coinvolti nel letale pestaggio. I maggiorenni, infatti, avrebbero dovuto passare alla forca del Giudice per l’Udienza Preliminare (GUP) del Tribunale di Treviso il 2 dicembre 2025, ieri.
A tre di loro veniva contestato l’omicidio volontario, oltre alla rapina in concorso, poiché l’aggressione – secondo la ricostruzione degli investigatori – sarebbe scaturita da un tentativo di furto di un panetto di hashish.
L’udienza preliminare
Per l’omicidio di via Castelmenardo, quindi, è arrivato il giorno degli altri quattro rinviati a giudizio al quale si sono presentati Toluwaloju Ade e Angelo Ozuna, i due a trovarsi ancora in carcere.
Ade, invece, propende per il percorso della giustizia riparativa e avrebbe chiesto un incontro con la mamma della vittima.
Chi era in aula, riferisce di uno sguardo a cercare i famigliari, salvo poi ascoltare contriti, almeno nell’aspetto, i botta e riposta tra Giudice, Pubblico Ministero ed Avvocati di parte.
Nel racconto romanzato, piuttosto che incazzato come sarebbe lecito, si dice di Ade e Ozuna, che sono due giovanissimi in carcere.
Anche no: sono due maggiorenni capaci di intendere e di volere – salvo smentite cui potrebbero affidarsi gli avvocati – imputati per l’omicidio di Francesco Favaretto, 22enne preso a calci e pugni, prima di essere accoltellato a morte a scopo di rapina.
In questo odioso reato, è stata chiamata in causa anche una ragazza, la 20enne Traore, mentre in concorso con gli altri a qualche titolo dovrà rispondere anche un giovane moldavo il quale, però, ha chiesto il rito abbreviato.
Resta il fatto che
I 4 sono stati rinviati a giudizio per “omicidio aggravato in concorso e rapina aggravata in concorso”, mica per una ragazzata: avrebbero percosso ed accoltellato oltre che ferito con pezzi di vetri, il malcapitato cui poi hanno sottratto borsa e cellulare.
La Giustizia fa il suo corso
Mentre i primi due processati rimangono in carcere, ora si aspetta la Corte d’ Assise è programmata per il 28 gennaio 2026.
Intanto per l’omicidio sono imputati a diverso titolo altri 6 minorenni, uno dei quali, come detto in apertura, è stato condannato a 8 anni di carcere mentre altri 4 si trovano in Comunità.
Torniamo al fatto
Francesco Favaretto che era stato accerchiato e picchiato da un gruppo di dieci ragazzi in via Castelmenardo a Treviso, è morto undici giorni dopo in ospedale, a causa delle gravi ferite riportate.
A colpirlo, anche il 20enne Toluwaloju Ade, oltre al minorenne già condannato per avergli inferto e un colpo al petto con un coccio di vetro.
E ora?
La vicenda giudiziaria della banda, abbiamo scritto, si articola su più fronti e per gli altri cinque minorenni, il processo con rito abbreviato è stato fissato proprio per oggi, 3 dicembre 2025.
Alcuni di loro – scrivevamo – potrebbero accedere alla messa alla prova, con lavori socialmente utili al posto della detenzione. Una ragazza, anch’essa minorenne, ha invece chiesto tramite il proprio legale la modifica del capo d’imputazione, contestando alcune delle accuse mosse dalla procura.