Omicidio Francesco Favaretto: richiesta una perizia psichiatrica per il 15enne

Il 15enne accusato dell'omicidio di Francesco Favaretto, il 22enne ucciso giovedì 12 dicembre 2024 a Treviso, potrebbe essere sottoposto a una perizia psichiatrica.

L'omicidio di Francesco Favaretto

Attualmente sono tre le persone in carcere per l'omicidio di Francesco Favaretto, due dei quali maggiorenni e un quindicenne. Tuttavia, in totale sono dieci gli indagati, di cui due ragazze accusate di concorso in omicidio che sono a piede libero. Secondo le indagini, il motivo dell'aggressione di via Castelmenardo potrebbe essere una consegna di un panetto di hashish, di circa 100 grammi, finita male.

I filmati di videosorveglianza mostrano dieci persone accanirsi contro la vittima con calci, pugni, coltellate e colpi di bottiglia. Favaretto, inizialmente, riuscì a rialzarsi, ma fu colpito nuovamente. Furono proprio questi ultimi colpi a mandarlo in coma da cui non si sarebbe più svegliato. Morì 11 giorni dopo.

La perizia

Il 15enne, difeso dall'avvocato Fabio Crea, è accusato di omicidio volontario e rapina aggravata in concorso e, secondo la Procura Minorile, sarebbe stato proprio lui a usare il coccio di bottiglia per recidere la giugulare a Francesco. Tuttavia, l'avvocato ha presentato delle prove video che dimostrano che il colpo letale non è stato inflitto dall'imputato, ma da un altro del gruppo.

Inoltre, il legale ha presentato una richiesta per una perizia psichiatrica. La consulenza sarebbe eseguita da Giuseppe Sartori, neuropsicologo forense dell'Università di Padova, che giudicherà le capacità di intendere e di volere del 15enne. Infatti, l'obiettivo  è di valutare la maturità mentale del minorenne. La decisione sarà presa dal giudice nel corso della prossima udienza.