Dopo due mesi dal delitto

Omicidio Vincenza Saracino: finita la fuga del killer da Preganziol al Venezuela

A rivelarlo una nota ufficiale dei Carabinieri di Treviso: "Individuato in località Maracay nello Stato di Aragua". Si tratta di 32enne italo-venezuelano e parente dei vicini di casa della vittima

Omicidio Vincenza Saracino: finita la fuga del killer da Preganziol al Venezuela
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Dopo quasi due mesi dall'omicidio di Vincenza Saracino, 50enne uccisa a Preganziol lo scorso 3 luglio 2024, è stato arrestato in Venezuela il presunto killer.

Omicidio Vincenza Saracino, arrestato il presunto killer

Come fatto sapere dai Carabinieri di Treviso, nella giornata di lunedì 30 settembre 2024 è stata diffusa una nota ufficiale relativa all'arresto del presunto assassino di Vincenza Saracino: si tratta di Luigi Nasato, 32enne italo-venezuelano e parente dei vicini di casa della vittima.

"Decisiva svolta nell’indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Treviso che, coordinati dalla locale Procura della Repubblica nella persona del Pubblico Ministero Dott. Giovanni Valmassoi, hanno in questi mesi acquisito rilevanti elementi di colpevolezza nei confronti di un cittadino italo –venezuelano, ritenuto responsabile dell’omicidio di Vincenza Saracino, rinvenuta cadavere il tardo pomeriggio del 3 luglio 2024 in un casolare dismesso collocato alle porte di Treviso.

L’uomo è stato localizzato e tratto in arresto in Venezuela grazie all’azione coordinata della IIa Divisione Interpol, dell’Unità di Informazione Passeggeri e dell’esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale in Venezuela, che lo hanno individuato in località Maracay nello Stato di Aragua (Venezuela).

 

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Le indagini, avviate immediatamente dopo il ritrovamento del cadavere della donna, hanno permesso di ricostruire le ultime ore di vita della stessa e del suo presunto assassino che, dopo averla incontrata il pomeriggio del 2 luglio 2024 nei pressi dell’abitazione della vittima l’avrebbe invitata, con un pretesto ancora non chiarito, ad accompagnarla verso il casolare in bicicletta dove, dopo averla colpita violentemente al capo, la attingeva con cinque coltellate, abbandonandola sul luogo del delitto con borsa e bicicletta. Dopo l’efferato crimine l’uomo si recava da alcuni parenti, ignari dei fatti, dove trascorreva la notte, per poi farsi accompagnare la mattina del 3 luglio presso l’aeroporto di Venezia per salire a bordo di un volo diretto a Madrid. Dalla Spagna l’uomo avrebbe poi raggiunto il paese di origine.

Gli elementi acquisiti dai Carabinieri di Treviso hanno permesso al Pubblico Ministero di richiedere ed ottenere dal G.I.P. presso il Tribunale di Treviso un’ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere e, unitamente alle articolazioni della Direzione Centrale della Polizia Criminale, centrare l’importantissimo risultato operativo localizzando ed arrestando il presunto killer in Venezuela".

Si parla di piccoli screzi fra vittima e carnefice. Tant'è che in relazione al movente la formula scelta dagli inquirenti è stata: "futili motivi".

Tuttavia questo testimonia il fatto che Vicenza e il killer 33enne si conoscevano. Che seppur nella sua instabilità mentale, l'assassino un motivo per uccidere deve averlo trovato.

Non un folle solitario che ha colpito causalmente come nel caso di Sharon Verzeni a Terno d'Isola, nella Bergamasca. Qui l'elemento della pura casualità non c'è, anzi è tutto da vedere se Nasato abbia (e quanto) premeditato il delitto.

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