Omicidio zona Fiera a Treviso, Zaia: "Inaccettabile, urgenti leggi più severe"
Dimessi intanto dal Pronto soccorso cinque dei sei feriti, nessuno è grave. Le reazioni a caldo del Governatore e del presidente di ANSAP.
Le prime reazioni dopo l'omicidio di ieri sera in zona Fiera a Treviso. I sei feriti intanto sono stati praticamente tutti dimessi dal Pronto soccorso.
Omicidio zona Fiera a Treviso, Zaia: "Inaccettabile, urgenti leggi più severe"
Sono in tutto sei le persone, tutte di etnia macedone e kosovara, giunte al Pronto soccorso ieri sera, a seguito della violenta rissa in zona Fiera a Treviso, dove alla fine ci è scappato anche il morto. Quattro persone sono state portate a Treviso e due a Oderzo. Cinque sono già stati dimessi, mentre il sesto sta completando gli esami e poi verrà dimesso con una prognosi tra i 15 e i 30 giorni. Nessuno quindi in gravi condizioni. Intanto non si placa lo sgomento per un episodio che sta già destando non poco allarme sociale.
"Gravissimo atto delittuoso quello che si registra in zona “fiera” di Treviso a pochi giorni di distanza dalla maxi rissa che si era verificata nel centro cittadino. Quanto accaduto e, ricostruito dai media, mostra contorni preoccupanti, gruppi di stranieri organizzati in bande che aggrediscono e uccidono, una vera escalation criminale che sta riguardando la città di Treviso, fiore all’occhiello del Nord Est".
A prendere posizione sul grave episodio delittuoso avvenuto ieri sera, mercoledì 12 ottobre 2022, a Treviso, è Iuliano Flaviano, presidente di ANSAP (Associazione nazionale sostenitori Amici della Polizia):
"ANSAP and partners ritiene che quanto accaduto vada subito condannato, si tratta di agire con determinazione e pugno duro, siamo certi che le forze dell’ordine non mancheranno di assicurare i colpevoli di questa ennesima barbarie alla giustizia. Auspichiamo indagini a tutto campo e un giudizio veloce, rapido, che sia da esempio per chi ha deciso di porre in essere questa ennesimo grave atto discorsivo dell’ordine e della sicurezza pubblica a Treviso.
"ANSAP chiede la certezza della pena, per frenare questi fenomeno che sconvolge la tranquillità dei cittadini mettendo a dura prova le quotidianità sociali. Auspichiamo altresì che una volta accertate le responsabilità il Comune di Treviso si costituisca parte civile davanti alla competente Autorità Giudiziaria".
Il duro commento del presidente Zaia
“Ciò che è accaduto è inaccettabile ed è purtroppo un gran brutto segnale che fa temere si tratti della punta di un iceberg. Un segnale di grave malessere al quale i nostri territori non sono abituati e che è sempre più diffuso. Una situazione che si affronta solo con soluzioni improntate alla chiarezza, alla prevenzione, alla repressione dei reati, e alla loro punizione, che deve essere esemplare e scontata fino alla fine”.
E’ questo il commento del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al grave fatto di sangue accaduto in Viale 4 Novembre a Treviso.
“Un scontro tra bande con un morto e vari feriti – aggiunge il Governatore – è la cartina tornasole di una situazione che richiede di rafforzare il presidio del territorio da parte delle Forze dell’Ordine in chiave di prevenzione e repressione e un impegno forte del nuovo Parlamento che si insedia. Occorrono leggi degne di questo nome per la punizione e repressione dei reati – chiede Zaia - garantendo anche la certezza della pena, perché l’Italia è diventata una sorta di Paese del bengodi, dove chi vuole delinquere sa per primo che, per andare in galera, occorre mettersi d’impegno, con molte, troppe possibilità di farla franca o di pagare molto meno del dovuto in relazione al crimine commesso”.