«Onigo chiama spazio», con l'Ari Montebelluna collegamento con Luca Parmitano

Quattrocento studenti dell'istituto di Pederobba si collegheranno a novembre con la Stazione Spaziale.

«Onigo chiama spazio», con l'Ari Montebelluna collegamento con Luca Parmitano
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In the Integration Building at the Baikonur Cosmodrome in Kazakhstan, Expedition 60 crewmembers Drew Morgan of NASA (left), Alexander Skvortsov of Roscosmos (center) and Luca Parmitano of the European Space Agency (right) pose for a selfie in front of the first stage engines of their Soyuz booster July 16 as part of pre-launch preparations. They will launch July 20 on the Soyuz MS-13 spacecraft from the Baikonur Cosmodrome for a mission on the International Space Station.
Andrey Shelepin/GCTC

"Onigo chiama spazio", con l'Ari Montebelluna collegamento con Luca Parmitano. Quel piccolo passo per un uomo e grande passo per l’umanità compie 50 anni proprio oggi, 20 luglio. L’equipaggio dell’Apollo 11 arrivò sulla superficie della Luna, realizzando un’impresa che per millenni era stata solo nelle menti dei poeti, degli innamorati o dei sognatori.
La fantascienza, dai romanzi ai fumetti e fino alle opere cinematografiche più recenti, è divenuta un poco alla volta realtà; le sonde costruite dall’uomo sono già arrivate su Marte ed anche oltre i confini del sistema solare. C’è un luogo, molto più vicino, a circa 300 chilometri da noi, che è molto importante dal punto di vista scientifico e tecnologico e che sarà protagonista a metà novembre di un evento unico per il nostro territorio. La Stazione Spaziale Internazionale, che viaggia sopra le nostre teste a circa 27mila km/h, sarà in collegamento con la scuola primaria e secondaria di Onigo per un dialogo con il comandante, l’italiano Luca Parmitano, partito dal Kazakhistan con la sonda Soyuz, proprio nel giorno esatto del 50.mo anniversario dell’allunaggio.

"Onigo Chiama Spazio"

"L’idea - spiega Elisa De Mari, insegnante di Pederobba e responsabile del progetto - mi è venuta un anno fa durante una cena con mio cugino di Como, che è radioamatore e mi ha raccontato di come avesse collaborato per realizzare il collegamento tra la scuola di sua figlia e la stazione spaziale con l’ultima missione di Paolo Nespoli. Ne ho parlato a settembre con le colleghe e la dirigente, che hanno accolto la proposta con entusiasmo". Una delle attività svolte dagli astronauti è proprio la divulgazione attraverso i collegamenti con scuole ed istituzioni. «Abbiamo così avviato la procedura - aggiunge Donatella Viviani, anche lei insegnante ad Onigo, con funzione strumentale informatica - mandando la richiesta all’Ariss, l’organizzazione internazionale dei radioamatori. prendendo contatto con il referente Giampietro Ferrario. Col passare delle settimane ci sono state chieste maggiori informazioni, in particolare sui nostri contatti con i mezzi di comunicazione locale e regionale». Entrare in una lista mondiale non è semplice, ma Onigo c’è riuscita. «Vedevamo che ad ogni scrematura eravamo ancora presenti - aggiunge De Mari - finché il 3 giugno ci è arrivata la conferma ufficiale ed in Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la graduatoria delle scuole coinvolte». Il collegamento sarà tra l’11 e il 17 novembre e gli alunni sono già in parte pronti. «Abbiamo già fatto una visita al Museo - ricordano le insegnanti - visionato filmati, discusso in aula. L’avvio dell’anno scolastico sarà a tema spaziale e poi prepareremo le domande da fare a Parmitano. I nostri ragazzi ed anche i loro genitori non vedono l’ora».

ISS in orbita da 7547 giorni attorno al pianeta Terra

Saranno l’americano Drew Morgan, il russo Alexander Skvortsov e l’italiano Luca Parmitano la nuova metà dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS); si aggiungono a Christina Koch, Alexey Ovchinin e Nick Hague, che già a giugno hanno iniziato la missione numero 60 della Nasa in orbita intorno alla Terra a circa 28mila km/h. Questa spedizione prevede ricerche incentrate su biologia, scienze della Terra, ricerca umana, scienze fisiche e sviluppo tecnologico, fornendo le basi per la prosecuzione del volo spaziale umano oltre l'orbita terrestre bassa verso la Luna e Marte. In particolare gli scienziati stamperanno in 3D tessuti di tipo organico in condizioni di microgravità, esamineranno le interazioni fisiche di liquidi, rocce e microrganismi, valuteranno la creazione di nuove strutture di silicio e analizzeranno la diffusione di un liquido su una superficie porosa, applicando i risultati agli pneumatici delle auto.

Radioamatori di Montebelluna già connessi

A vederla passare di notte, la stazione spaziale è un punto molto luminoso e piuttosto veloce. Si può seguire su internet la sua orbita, vedere le immagini in tempo reale, ascoltare alcune conversazioni a bordo. Ma parlare con gli astronauti non è cosa da tutti, come succederà ai ragazzi di Onigo. Degli aspetti tecnici per il collegamento si occuperà la sezione di Montebelluna dell’Associazione Radioamatori Italiani. «Noi - spiega il vicepresidente Francesco La Motta, nominativo radiomatoriale IW3IJJ - metteremo a disposizione le nostre attrezzature, come già facciamo per servizi di Protezione Civile o per occasioni particolari come il Palio di Montebelluna. Installeremo un’antenna sul tetto della scuola; abbiamo già fatto il sopralluogo e ottenuto l’autorizzazione del Comune». La connessione potrà essere di due tipi, in direct oppure in parallelo. «Nel primo caso - spiega il segretario Michele Zavarise - ci sarà un segnale radio diretto tra noi e la stazione, quando passerà sopra di noi; altrimenti, ma lo faremo comunque per sicurezza, ci si appoggia alla rete internet. Cercheremo di mettere in contatto anche le altre sedei dell’Istituto Comprensivo (Pederobba e Crocetta), usando le Lim già installate nella aule». Il collegamento di metà novembre avverrà in base agli impegni di Parmitano, che svolgerà anche attività extraveicolari; l’orario esatto sarà comunicato nei giorni immediatamente precedenti. «Solo alcuni ragazzi - precisa La Motta -, quelli che faranno le domande, saranno fisicamente vicino ai nostri trasmettitori. Noi gestiremo apertura e chiusura del collegamento: la prassi è che sia l’ospite, in questo caso Parmitano, a chiamare noi. Lui stesso è un radioamatore, KF5KDP; probabile però che usi il codice della stazione che è IR0ISS». La scuola di Onigo condividerà la connessione con la scuola media di Vigonovo. «Dal punto di vista tecnico - precisa Zavarise - utilizzeremo le frequenze Uhf o Vhf che ci saranno comunicate dalla Nasa. E’ probabile che installeremo un rotore sulla nostra parabola per mantenere il puntamento con la stazione spaziale; le condizioni meteorologiche non saranno in ogni caso un problema». Il tempo a disposizione è di circa mezz’ora, quello che consente la copertura e la velocità dell’orbita, quando ci sarà il passaggio sopra l’Europa.
«Per preparare ancora meglio quella giornata coi ragazzi - chiude La Motta -, abbiamo previsto con le insegnanti degli incontri specifici tra settembre e novembre per spiegare la nostra attività, mostrare le nostre attrezzature e fare un po’ di storia della radiofonia, a cominciare da Guglielmo Marconi, che è un po’ il padre di tutti noi».
Il prossimo contatto della stazione con la Terra è previsto per sabato 27 alle 18.27, in occasione del 24.mo Jamboree mondiale degli Scout in West Virginia.

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