Operatore socio-sanitario sotto inchiesta per aver maltrattato in Rsa 12 anziani
A segnalare ai carabinieri gli episodi che si ripetevano nei reparti, sono stati i familiari delle vittime
Un operatore socio-sanitario di 58 anni è finito sotto inchiesta per aver maltrattato una dozzina di ospiti della Rsa di Vittorio Veneto.
Operatore socio-sanitario sotto inchiesta per maltrattamenti
A segnalare ai carabinieri gli episodi, ormai intollerabili, che si ripetevano nei reparti della Rsa di Vittorio Veneto sono stati i familiari delle vittime. Fondamentali, nell'inchiesta contro l'operatore socio-sanitario sono state le intercettazioni ambientali, piazzate di nascosto dagli investigatori all’interno dell’istituto Cesana - Malanotti.
Le violenze fisiche e psicologiche sarebbero andate avanti per mesi finché, nell’ottobre scorso, i parenti di un paziente si sono presentati nella caserma di via Boni per denunciare la situazione intollerabile e il clima di terrore che si percepiva durante il turno del dipendente in questione.
Le indagini
Ad allarmare l' attenzione dei parenti, alcune ecchimosi trovate sul corpo delle vittime. A quel punto ha avuto inizio l'indagine con tutte le intercettazioni del caso. Tra gli episodi segnalati, strattonamenti, spintoni e offese per chiunque si lamentasse di qualche dolore o fastidio.
Alle violenze fisiche, attestate anche dai lividi che i pazienti presentavano, si sarebbero alternate anche quelle psicologiche. L’oss, secondo quanto accertato dagli investigatori, avrebbe anche aizzato altri ospiti contro l’anziano preso di mira. Gli insulti, volgari e sprezzanti, sarebbero stati poi indirizzati soprattutto nei confronti delle ospiti donne.
Attualmente l’operatore è stato sospeso dal servizio ad inizio dicembre. E' ora indagato per maltrattamenti e lesioni personali aggravate.
Vicenza, finta infermiera stordiva i pazienti per derubarli
Nelle ultime ore, il caso di maltrattamenti nei confronti di anziani non ha riguardato soltanto la provincia di Treviso. Un’articolata operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza ha infatti portato all'arresto di una 46enne vicentina, accusata di omicidio aggravato, tentato omicidio, rapina, spaccio di medicinali a base di benzodiazepine e autoriciclaggio.
L’arresto, avvenuto lo scorso 18 novembre 2024, è stato disposto dal G.i.p. del tribunale di Vicenza, al termine di un’indagine durata nove mesi e riguardante fatti risalenti al gennaio 2022.
La 46enne, nota per le sue abilità persuasive, si era finta operatrice socio-sanitaria, inventandosi qualifiche professionali mai ottenute. Gli incarichi venivano ottenuti attraverso annunci sui gruppi Facebook locali, approfittando della difficoltà cronica nel reperire personale qualificato per l’assistenza agli anziani.