Papà trevigiano dimentica la figlia in auto, bimba di un anno muore per il caldo
Il Governatore Zaia: "E' una notizia che strappa il cuore: chiedo a tutti, in questo momento di dolore indescrivibile, di tutelare questa famiglia"
La tragedia è avvenuta giovedì 18 luglio 2024, una bambina di appena un anno e mezzo è morta dopo essere stata dimenticata in auto dal padre, che lavora nel Veneziano ma è residente con la famiglia a Mogliano Veneto.
Bimba di un anno muore per il caldo dopo essere stata dimenticata in auto
Una vera e propria tragedia quella avvenuta ieri a Marcon, nel Veneziano. Come riportato dal nostro portale nazionale News Prima, una bambina di un anno e mezzo, Agnese, è stata lasciata in macchina sotto il sole per diverse ore.
Il padre Sirio, residente con la famiglia a Mogliano Veneto, a causa di un tragico errore, ha parcheggiato l'auto e si è allontanato per andare al lavoro, alla Lodes, azienda specializzata nella produzione di illuminazione decorativa la cui sede si trova nella zona industriale di Marcon, dimenticandosi della piccola all'interno del veicolo.
Inutili i soccorsi
Il padre ha scoperto la terribile situazione solo al suo ritorno al veicolo. Realizzando la gravità dell'accaduto, ha immediatamente chiamato i soccorsi. L'ambulanza del 118 è arrivata rapidamente sul posto, ma purtroppo, nonostante il disperato tentativo di rianimazione e il trasporto urgente al Pronto soccorso, per la bambina non c'è stato nulla da fare.
Gli specialisti dell'Ulss 3 sono ora impegnati a fornire supporto psicologico alla famiglia, comprensibilmente distrutta dal dolore per la perdita della figlia.
Indagini in corso sul dispositivo salva-bebè
Sul caso indagano i carabinieri, saranno loro a chiarire se fosse o meno presente (e funzionante) il dispositivo salva-bebè, obbligatorio per il trasporto in macchina dei bambini fino a 4 anni d’età.
Si tratta di seggiolini dotati di un sensore e un allarme acustico che suona nel caso in cui si chiuda l'auto con il bambino ancora seduto sul seggiolino. Il provvedimento - che come prima firmataria vedeva l'attuale presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni - è entrato in vigore in Italia il 7 novembre 2019.
I dispositivi, oltre agli allarmi visivi e sonori, possono essere anche collegati agli smartphone dei genitori attraverso apposite App. Chi non ha il dispositivo in auto va incontro a una multa fino a 300 euro e alla decurtazione di 5 punti sulla patente.
Zaia: "Tuteliamo la famiglia"
La notizia ha sconvolto l'intera comunità. Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto in merito alla vicenda scrivendo su Facebook:
"E' una notizia che strappa il cuore: chiedo a tutti, in questo momento di dolore indescrivibile, di tutelare questa famiglia".
Anche il sindaco di Marcon, Matteo Romanello, ha espresso vicinanza alla famiglia:
"Una nuova tragedia a Marcon, chiedo a tutti di astenersi da qualsiasi commento che in questo momento sarebbe senza alcun dubbio fuori luogo. Sono sconvolto per la dinamica di questo tragico evento, e sono vicino alla famiglia in questo momento difficile".
E poco dopo ha aggiunto in un altro post:
"Silenzio... Solo doloroso silenzio."