Partite Iva venete, inizia la protesta: “Sciopero fiscale” VIDEO e GALLERY
Scendono in piazza le partite IVA, gli operatori del settore estetico e i baristi a San Donà di Piave: "Il Governo deve intervenire".
Scendono in piazza e si ribellano le partite IVA di San Donà di Piave: contro un Governo che sembra essersi dimenticato dei professionisti che lavorano nel settore dell’estetica e della ristorazione, scatta una protesta decisa davanti al Municipio di San Donà di Piave.
“Dimenticati dallo Stato”
Si legge così in uno dei cartelloni preparati per la protesta di ieri, 28 aprile 2020. In effetti, sembra proprio che alcune categorie siano decisamente passate in secondo piano. Durante la conferenza stampa di ieri, il sindaco Brugnaro aveva lanciato la proposta “RimbalzaItalia” da inviare al Governo per invitarlo a riflettere sulla situazione delle categorie più colpite dall’emergenza Covid. Promettere un bonus di 600 euro per le partite IVA (da molti ancora non percepito, tra l’altro) non è certamente la soluzione: servono aiuti concreti per permettere a tutti di ripartire.
Centri estetici e parrucchieri
Emblematico il caso dei centri estetici. Si tratta di attività che da sempre hanno fatto dell’igiene la loro priorità e che proprio adesso non possono operare in nome della sicurezza del cittadino. Le perdite sono già state considerevoli e continueranno ad aumentare, se non si agisce. Diverse le proposte che erano state avanzate e raccontate anche dal Governatore Zaia in conferenza stampa, come le mascherine adesive per i parrucchieri. Tutto però sembra fermo: è necessaria una risposta tempestiva.
Foto di Monica Gottardi