Appello

Pederobba ferita, il sindaco Turato alla Regione: "Potenziare il Corpo Forestale"

L'accorato appello del primo cittadino: "Fondamentale la vigilanza del territorio e della sue criticità da parte del Corpo Forestale". Chiesto lo stato di calamità

Pederobba ferita, il sindaco Turato alla Regione: "Potenziare il Corpo Forestale"
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La nota del sindaco di Pederobba, Marco Turato, dopo la furia del maltempo di ieri sul paese. Appello a Venezia.

Una violenza inaudita

"Domenica 14 giugno 2020 verso le ore 14.00 un violento e improvviso fortunale si è abbattuto sul Monfenera che incombe sull’abitato di Pederobba Capoluogo dove, però, pur senza essere interessata dal temporale, si sono materializzati i danni". Comincia così, con la ricostruzione dell'accaduto, la nota del sindaco di Pederobba, Marco Turato, sul nubifragio abbattutosi ieri sul paese.

"La violenza della pioggia, accompagnata da una grandinata, durata poco più di dieci incessanti minuti, ha causato un imprevedibile e sconvolgente deflusso di acqua che, scesa a valle in maniera improvvisa ed impetuosa, ha divelto caditoie e pozzetti e si è riservata con forza dentro a numerose abitazioni. La violenza dell’acqua proveniente dalla montagna ed incanalata nelle valli che segnano il Monfenera, in alcuni casi ha sfondato persino i basculanti e i portoni in ferro e numerose finestre, riempiendo taverne, cantine e in parte anche i piani terra di acqua, fango, foglie e grandine".

Appello alla Regione

Ma dopo la constatazione del disastro causato dal maltempo, l'appello alla Regione. Il sindaco di Pederobba, intervenuto con prontezza, ci ha tenuto anzitutto a ringraziare l’importante supporto dei Vigili del Fuoco e la Protezione Civile di Pederobba che, assieme a molti concittadini di Pederobba hanno prontamente prestato soccorso con grande spirito si solidarietà lavorando senza sosta sui punti maggiormente colpiti.

«Ora, come Amministrazione – sottolinea con determinazione il sindaco Marco Turato – credo sia necessario che la Regione Veneto accolga il mio accorato appello inviato con missiva già nel lontano 2016. Quattro anni fa, avevamo, infatti, chiesto alla Regione Veneto di potenziare il Corpo Forestale, perché il venir meno della puntuale, professionale e precisa azione dei tecnici di tale settore, avrebbe potuto costituire un grave danno per la comunità e per il nostro territorio. L’appello non ha trovato risposta e, sfortunatamente, ci ritroviamo ora a fare la conta dei danni. Negli anni, le operazioni e i lavori del Servizio Forestale in molte parti delle valli che connotano il Monfenera ed incombono sull’abitato di Pederobba Capoluogo, hanno rappresentato un tangibile esempio di buone pratiche messe in atto con l’ottica della prevenzione. Ugualmente anche il Consorzio Piave dovrebbe ora mettersi in moto.

La richiesta di intervento al Consorzio Piave

E il primo cittadino ha poi proseguito:

"La competenza di regimazione idraulica, infatti, è suddivisa proprio da Via Roma, ossia dalla strada sulla quale ha sfogato l’acqua che è scesa attraverso la valle del Monfenera: a nord di via Roma c’è la competenza del Genio Civile e, quindi del Servizio Forestale, mentre a sud di Via Roma vi è la competenza del Consorzio Piave. Nella speranza che qualcuno faccia qualcosa, mercoledì scorso – in Giunta – per intercettare risorse economiche dall’Europa, avevamo aderito, come comune, ad un Progetto Europeo denominato “Life Adap” che ha come tema la gestione dei corsi d’acqua e della valli montane e la loro riqualificazione morfologica. Seppur il Comune non abbia competenza in materia, l’idea è quella di farsi parte attiva per ottenere risorse e, poi sottoscrivere Accordi di Programma con i Soggetti Gestori, ossia Genio Civile e Consorzio Piave, perché diano esecuzione a concreti lavori di riassetto geo-morfologico del territorio».

Il sindaco ha inoltrato la segnalazione dell’evento per formalizzare la dichiarazione dello stato di calamità e la modulistica è consultabile nel sito istituzionale.

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