Treviso

Più chiari i contorni dell'aggressione a Carlo Bramezza

L'aggressore del Dirigente dell'Ulss7, finisce ai domiciliari

Più chiari i contorni dell'aggressione a Carlo Bramezza
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Pareva strano, riferendovi ieri dell'aggressione subita da Carlo Bramezza, Direttore Generale dell'Ulss7 Pedemontana di Bassano del Grappa, che un Funzionario di così alto profilo potesse essersi fatto coinvolgere in una baruffa che, se non fossimo stati a Treviso, avremmo definito "ciosòta", magari più aspra del solito per via delle tumefazioni con le quali, alla fine, si era ritrovato Bramezza.

Cosa avevamo riferito in proposito

Lo scorso 19 agosto 2025 in centro a Treviso, tale Mattia Cenedese, 37enne, sembrava avesse "pestato" il Direttore della Ulss7 contro il quale era finito alla guida del suo velocipede, mentre Bramezza usciva da un negozio.

Il prosieguo

Mentre Bramezza finiva all'ospedale in osservazione, però, Cenedese finiva in manette non avendo rispettato l'obbligo di non avvicinamento - per un anno e due mesi dallo scorso gennaio - ai titolari di un esercizio pubblico del centro.

Così, mentre uno veniva medicato, il secondo veniva arrestato ed in più doveva rispondere dell'aggressione al Direttore Generale della Ulss7, Carlo Bramezza, appunto, che da oggi, nonostante il difficile incarico, sta a tutti un poco più simpatico.

L'aggressore

Il 37enne Mattia Cenedese, con numerosi precedenti di Polizia sul groppone, aveva anche il divieto di avvicinamento a due dei tre titolari di un locale dove aveva lavorato, ma il 20 agosto 2025, giorno dopo lo "scontro" col Bramezza, quando erano le dieci di sera, egli era in un locale di piazza Crispi, a meno di 500 metri dai soggetti tutelati, dai quali doveva stare distante.

Immediatamente ammanettato dai Carabinieri, è stato giudicato "per direttissima" al fine di convalidarne l'arresto ed ora dovrebbe stare agli arresti domiciliari con la prescrizione del “braccialetto elettronico", che era una misura già comandatagli nel precedente arresto.

I precedenti

Cenedese, infatti, nel gennaio scorso, come detto, era stato stato condannato a un anno e due mesi, e 7.000 euro di risarcimento per lo "stalking" ai danni di ciascuno dei proprietari che dal 2023 avrebbe minacciato di persona, telefonicamente o per messaggio.

Non pago di tali bravate, si sarebbe reso autore di "agguati" nel dopo lavoro ed altri atti di vandalismo fino ad irrompere nell'esercizio commerciale dal quale era stato licenziato.

L'ultima goccia

Il 19 agosto 2025, infine, inconsapevole il Bramezza che uscendo da un negozio del centro di Treviso potrebbe avergli sbarrato la strada, tra via Martiri della Libertà e piazza San Leonardo, a pochi metri dalla Loggia dei Cavalieri, Mattia Cenedese non ci ha visto più e se l'è presa con il Direttore Generale procurandogli lesioni guaribili in 21 giorni.

Le ricerche e l'appendice penale

Cenedese è stato individuato grazie alle telecamere di videosorveglianza del centro di Treviso, ed ora è stato denunciato e dovrà rispondere lesioni personali.