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Polemica Mes, Baratto: "Opportunità unica per la sanità veneta"

Il parlamentare trevigiano di Forza Italia interviene nel dibattito sul contestato strumento: "Circa 3 miliardi per il Veneto, assurdo non prenderli".

Polemica Mes, Baratto: "Opportunità unica per la sanità veneta"
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MES, 3 miliardi per il Veneto, Baratto (FI): opportunità per sanità veneta.

Il "tormentone" estivo

Un tormentone estivo quello che la politica italiana sta vivendo sul discusso ricorso ai 36 miliardi di euro messi a disposizione dall’UE attraverso il MES. Denari vincolati agli investimenti ed alle spese in sanità, settore tra i più provati e cruciali nella lotta al virus erogati senza condizionalità dicono da Bruxelles. Al Veneto spetterebbe quasi il 10% di quei fondi, terza regione italiana per entità dopo Lombardia (16 miliardi) e Sicilia (3,2 miliardi).

"Opportunità unica"

Un tesoretto che secondo il parlamentare di Forza Italia Raffaele Baratto rappresenta “un’opportunità senza precedenti per un nuovo piano di massicci investimenti sulla sanità veneta. Un treno da non perdere se il MES si presenterà come annunciato senza condizionalità” chiarisce.

“Sul MES” spiega Baratto “si è costruito un dibattito surreale, tra europeisti e anti-europeisti. Un derby sterile e dannoso sopratutto della situazione in cui si trovano cittadini ed imprese a cui non interessa da dove arrivino i soldi ma se e come arrivino e soprattutto quando. In questo senso l’Europa deve mantenere le promesse” avverte “oggi più che mai serve l’aiuto che in tutti questi anni è sempre stato promesso e disatteso.”

E ancora:

“La nostra Regione” continua Baratto “in questi anni ha raggiunto da sola i vertici delle classifiche nazionali per la qualità dei servizi sanitari. Un primato reso possibile grazie alla buona amministrazione del Presidente Zaia, che ha mostrato i suoi effetti nella grave crisi che stiamo attraversando."

Le tre priorità

Oggi la promessa di quei fondi però rappresenta un “un’occasione epocale che non potrà essere sprecata” avverte il parlamentare trevigiano che individua tre priorità fondamentali:

  1. Continuare a sviluppare una sanità a misura di cittadino, privilegiando la presenza di servizi diffusi su tutto il territorio, sopratutto per la popolazione più anziana.
  2. L’investimento sulle strutture per anziani con rette accessibili” che per Baratto “rappresenta oggi una priorità se guardiamo al progressivo e crescente invecchiamento della popolazione.
  3. Ed infine “il potenziamento dei centri di specializzazione regionali.”

“Se per giochi di palazzo” conclude Baratto “il movimento cinque stelle deciderà di dire no ai miliardi del MES se ne assumerà la responsabilità di fronte ai veneti.”

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