Poste Italiane per i piccoli Comuni a Roma: sindaci protagonisti

Anche tanti veneti, fra cui il sindaco di Carré (Vicenza) Valentina Maculan fra i quasi 4mila primi cittadini.

Poste Italiane per i piccoli Comuni a Roma: sindaci protagonisti
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Anche tanti veneti, fra cui il sindaco di Carré (Vicenza) Valentina Maculan fra i quasi 4mila primi cittadini dei piccoli Comuni italiani che ieri mattina, lunedì 28 ottobre 2019, si sono incontrati alla Nuvola di Roma, per l’evento di Poste Italiane “Sindaci d’Italia”, alla seconda edizione.

“Gestisco in parallelo l’impegno a scuola e l’attività amministrativa. Dalle persone, dalla loro ricchezza è nato l’impegno: voglia di costruire la comunità, ascolto e dialogo. La forza del volontariato è fare squadra, anche con i Comuni vicini. Poste ha un ruolo fondamentale, una modalità di dialogo e di umanità, permette di creare ponti, con un servizio importante. Ad agosto è arrivato anche lo sportello Atm Postamat”.

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Le altre voci dall’evento

Di peso anche l’intervento del coordinatore dei piccoli Comuni per Anci, Massimo Castelli, che è anche sindaco di Cerignale, nel Piacentino.

“Un amministratore pubblico non può essere pessimista. Anche se i sindaci dei piccoli Comuni si sentono come in Norvegia a 160 chilometri da Milano… con pochi abitanti e con milioni di alberi. Come possiamo connettere le tante Norvegia di Italia? Qui c’è la sfida del futuro, la coesione sociale, la Green economy. Noi amministriamo con impegno e passione le nostre comunità”.

Il sindaco di Villa Celiera (Pescara) Domenico vespa.

“Avete riacceso per il secondo anno il faro sui piccoli Comuni. Noi vogliamo essere un’opportunità per l’Italia. Poste per noi e un’istituzione, è stato un evento anche la semplice inaugurazione dello sportello Atm Postamat”.

Il sindaco di Vallo di Nera (Perugia), Agnese Benedetti.

“Il nostro Comune ha subito diversi terremoti, ma le case hanno retto perché abbiamo fatto interventi sismici in passato. La bellezza è una caratteristica del nostro territorio, ci ha aperto all’armonia. Poste Italiane e uno dei quattro pilastri del Comune, un punto di riferimento dei servizi, ma anche per dialogare a tutto campo”.

Il primo cittadino di Dizzasco (Co) Aldo Riva.

“Perché essere sindaco? Ognuno di noi ha una passione, io ho quella per la politica, cercando di trovare soluzioni ai problemi del mio paese. Dizzasco è fortunato, ha un ufficio postale piccolo e non adeguato e ora c’è questa richiesta di portarlo in Municipio e dotarlo anche di uno sportello Atm Postamat: è il nostro obiettivo”.

Il sindaco di Calitri (Avellino) Michele di Maio.

“Siamo medaglia d’oro dalla Presidenza della Repubblica per meriti ambientali. Abbiamo apprezzato l’inversione di tendenza di Poste Italiane nei confronti dei piccoli Comuni. Nel periodo dell’emergenza rifiuti contro una discarica in una zona meravigliosa, abbiamo fatto insieme una proposta alternativa e scongiurato il pericolo: oggi registriamo più del 65% di raccolta differenziata. E abbiamo bloccato parchi eolici selvaggi”.

Il primo cittadino di Villafrati (Palermo) Francesco Agnello.

“La legalità e il fondamento del lavoro di un sindaco, è un modo di vivere la vita di tutti i cittadini, è il compimento del ciclo democratico. E le istituzioni devono diventare un punto di riferimento. Contenti dell’ufficio postale e contentissimi della tesoreria, un servizio efficiente soprattutto dopo la chiusura dello sportello bancario”.

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