Pusher nigeriano ingoia sei ovuli di cocaina: sorvegliato fino all'evacuazione e arrestato
La Polizia Locale ha fermato un 22enne senza fissa dimora. Poco prima di essere ammanettato ha ingerito 6 ovuli di stupefacente.
Per A.S., nigeriano di 22 anni, senza fissa dimora, sono scattate le manette e la custodia cautelare in carcere.
Colto in flagranza
Dopo accurate indagini e pedinamenti, gli agenti del Nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia locale di Treviso hanno colto in flagranza un giovane, 22 anni, di nazionalità nigeriana, con alcune dosi di cocaina. Per A.S., nigeriano di 22 anni, senza fissa dimora, sono scattate le manette e la custodia cautelare in carcere.
«Pochi istanti prima di essere fermato e ammanettato il soggetto ha ingerito 6 ovuli, ben confezionati in cellophane, destinati allo spaccio», spiega il comandante della Polizia Locale Andrea Gallo. «Per questo motivo è stato portato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove è stato sottoposto ai raggi e ad una tac che ha confermato la presenza prima nello stomaco e poi nell’intestino di 6 piccoli involucri. I sanitari hanno proceduto con le cure mediche per fare in modo che il giovane espellesse il prima possibile i corpi estranei che aveva volontariamente ingerito».
Sorvegliato fino all'evacuazione
Il nigeriano, posto agli arresti, è stato vigilato da alcuni agenti per un giorno ed una notte fino all’evacuazione degli involucri.
«Sono tecniche molto simili a quelle che vengono messe in atto dai corrieri di droga sudamericani che cercano di nascondere lo stupefacente ingerendo grossi ovuli di cocaina, bypassando i controlli alla frontiera», aggiunge Gallo. «Spesso, al semplice dubbio di essere pedinati ingoiano le dosi motivo per cui, quando vengono fermati, non hanno nulla addosso. Le indagini degli agenti del nucleo di polizia giudiziaria hanno potuto attestare come il nigeriano avesse effettivamente le dosi che sono state poi viste ingoiare a distanza».
In arrivo processo per direttissima
Il soggetto era in possesso inoltre di alcune banconote per un totale di 350 euro e due cellulari, anch’essi sequestrati in quanto possibile provento di spaccio e cellulari usati dai clienti. Il cittadino extracomunitario, attualmente in carcere, sarà processato per direttissima nei prossimi giorni.