Rapina a Montebelluna, strappa il marsupio alla vittima e scappa: 19enne arrestato
L'aggressione ieri sera in via Malipiero. Vittima un 60enne della zona, colpito dal giovane, protagonista poi anche di una colluttazione con un carabiniere.
L'aggressione ieri sera a Montebelluna, rubato un marsupio contenente soldi e documenti. Vittima un 60enne colpito anche al volto.
La rapina in via Malipiero
Gli si è parato davanti e, senza troppi preamboli, gli ha strappato il marsupio contenente soldi e documenti. Poi, come se non bastasse gli ha rifilato anche qualche pugno al volto, costato al malcapitato un ricovero con alcuni giorni di prognosi. Protagonista della violenta rapina avvenuta nella serata di ieri, mercoledì 28 ottobre 2020, a Montebelluna, un 19enne trevigiano, ma di origini nordafricane, Mohamed El Kahlki, già noto alle Forze dell'ordine per episodi analoghi (risse, aggressioni). Vittima un 60enne montebellunese che stava camminando in via Malipiero ed ha avuto la sfortuna di imbattersi nel giovane rapinatore.
La colluttazione con il carabiniere
Il quale, ottenuta la refurtiva, è fuggito in direzione della locale caserma dei Carabinieri, sede della Compagnia di Montebelluna. Chissà, forse se lo sentiva. Proprio in quel momento da lì usciva un militare che, notato il soggetto e insospettito dal suo atteggiamento, ha tentato di fermarlo. Ma il 19enne ha assalito anche lui, tentando di far perdere le proprie tracce. Alla fine, con l'ausilio di rinforzi, il giovane è stato bloccato e arrestato con l'accusa di rapina, violenza e minacce e resistenza a pubblico ufficiale.
Il commento del sindaco Favero
Interviene il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero:
“Come volevasi dimostrare, la Compagnia dei Carabinieri di Montebelluna, avendo perfettamente sotto controllo il territorio, ha provveduto ad individuare e ad arrestare il capogruppo di quella banda di giovani che aveva dato notizia di sé nelle ultime settimane per il disturbo arrecato alla quiete pubblica attraverso liti e atti di vandalismo. Ringrazio nuovamente la Compagnia dei Carabinieri ed il Comandante, Gabriele Favero, che ha dimostrato una grandissima attenzione al problema della sicurezza a Montebelluna".
E ancora:
"Ricordo gli arresti eseguiti in piazza Guarda presso la stazione. Da neo-cittadino di Montebelluna, ci sta mettendo la professionalità ed il cuore per garantire la sicurezza della nostra città. Ciò detto, esprimo anche il mio dispiacere profondo per il ragazzo arrestato che ha appena 19 anni e, purtroppo, mi è stato riferito, ha dato una dimostrazione di aggressività estrema. Non conosco il suo percorso esistenziale, né le cause della sua rabbia, ma spero che abbia occasione di meditare sugli errori compiuti e che le istituzioni gli possano garantire un percorso di recupero che, a tale età, è sempre possibile. Il nostro compito è garantire la sicurezza, senza dimenticare però la dimensione umana che può essere anche segnata da errori. Penso che tra i buonisti ed i cattivisti vi possa essere la terza via del buonsenso che è all’insegna dei valori cristiani che appartengono alla nostra storia e prevede anche l’ipotesi della redenzione”.
Stalker recidivo: 45enne in carcere
E sempre i Carabinieri di Montebelluna hanno arrestato nei giorni scorsi un 45enne, residente nel montebellunese, per aver violato le prescrizioni stabilite dal Tribunale in merito a precedenti reati di natura persecutoria nei confronti dell'ex compagna. Che lo stesso, nonostante l'affidamento ai Servizi sociali in prova con contestuale divieto di avvicinamento alla vittima, ha ripetutamente ignorato, continuando imperterrito a perseguitarla con telefonate e appostamenti sotto casa. Le denunce della donna e le indagini condotte dai militari hanno portato dunque alla revoca dell'affidamento in prova e al conseguente arresto del 45enne per il reato di stalking.
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