Rapina alla sala slot di Silea con pale, mazze e forconi: arrestato l'ultimo bandito, gli altri fermati al confine con la Croazia
Un colpo messo in atto lo scorso 28 luglio 2024, ripetuto anche in una sala slot "Admiral" a Remanzacco, provincia di Udine (Friuli Venezia Giulia)
Dopo poco più di quattro mesi dal doppio colpo messo a segno in due sale slot a Silea e Remanzacco (provincia di Udine), i Carabinieri di Treviso sono riusciti a identificare e arrestare l'ultimo dei quattro banditi.
Rapina alla sala slot di Silea con pale e forconi: arrestato l'ultimo bandito
I Carabinieri della Compagnia di Treviso hanno concluso con successo un’importante operazione investigativa, assicurando alla giustizia il responsabile delle rapine commesse a luglio scorso nelle sale slot “Las Vegas” di Silea (Treviso) e “Admiral” di Remanzacco (Udine).
Si tratta di un cittadino rumeno di 46 anni, già noto alle forze dell’ordine, che è stato fermato lo scorso 30 novembre, nella sua abitazione a Milano e sottoposto a custodia cautelare in carcere su ordine del GIP del Tribunale di Treviso.
Le indagini hanno preso una svolta decisiva grazie al fermo dei complici lo scorso 31 luglio 2024 ad Aurisina, mentre tentavano di oltrepassare la frontiera con la Croazia. Durante il controllo, i Carabinieri hanno rinvenuto, nell’auto utilizzata dal gruppo, 4.000 euro in contanti, indumenti corrispondenti a quelli immortalati dai sistemi di videosorveglianza durante le rapine, e numerosi telefoni cellulari.
Attraverso un’accurata analisi dei dispositivi sequestrati, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno identificato anche il quarto membro della banda. La Procura di Treviso ha quindi ottenuto l’emissione di un ordine di custodia cautelare per rapina aggravata.
Le rapine, perpetrate con estrema violenza, sono state eseguite utilizzando pale, mazze e forconi come armi. Gli autori avevano inoltre alterato le auto utilizzate, applicando targhe rubate poco prima a Roncade (TV) e Remanzacco (UD).
Il fermato è ora detenuto nel carcere di Milano e sarà interrogato nei prossimi giorni per rispondere alle accuse. L’operazione conferma l’impegno delle Forze dell’Ordine nella lotta alla criminalità organizzata e nella tutela della sicurezza dei cittadini.