VICENDA INCREDIBILE

Resta a piede libero il pregiudicato che ha aggredito il direttore dell'Ulss7 in centro a Treviso

Si arricchisce di particolari l'aggressione subita lo scorso 20 agosto dal Dirigente Sanitario

Resta a piede libero il pregiudicato che ha aggredito il direttore dell'Ulss7 in centro a Treviso
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Quando mercoledì 20 agosto 2025, Carlo Bramezza, Direttore Generale dell'Ulss7 Pedemontana, venne aggredito in pieno centro a Treviso dopo essersi scontrato con un ciclista all'uscita da un negozio, la cosa sembrava potersi addebitare ai modi inurbani di un soggetto senza arte né parte, infastidito dall'incidente e pronto a passare alle mani dopo aver alzato immediatamente i toni per l'inconveniente.

Evidentemente, invece, il nervosismo ed il comportamento avevano ragioni più profonde per le quali, peraltro, Carlo Bramezza non aveva nessuna responsabilità tanto che presentò immediata denuncia querela contro ignoti.

Dalle telecamere di video sorveglianza del centro cittadino e dalla dettagliata descrizione fatta dall'aggredito, le Forze dell'Ordine risalirono velocemente all'autore del pestaggio, il 37enne Mirco Cenedese, senza sapere però che al loro cospetto si sarebbero trovati un soggetto con precedenti di polizia a suo carico, con tanto di braccialetto elettronico addosso. il quale avrebbe permesso di rintracciarlo, se solo fosse stato funzionante.

Una serie di circostanze, torniamo a dire, che hanno trasformato una scazzottata, deprecabile mezzo per far valere le proprie presunte ragioni, in un intrigo degno di qualche riga.

La brutta serata di Bramezza e di Cenedese

Per Bramezza si trattò di una brutta serata dato che, a seguito dell'aggressione, finì al pronto soccorso del Cà Foncello.
Per Cenedese, brutta perché i Carabinieri lo avevano arrestato ed era emersa una supposta violazione di una vecchia misura cautelare a suo carico, che lo voleva distante almeno 500 metri dal Ristorante Plenus dove aveva lavorato come lavapiatti e da dove, dopo essere stato licenziato, era stato denunciato per stalking dai tre proprietari.

Solo dopo l'arresto, i Carabinieri hanno collegato il Cenedese anche alla aggressione subita da Bramezza.

Carlo Bramezza

I precedenti di Cenedese

Nel mese di gennaio scorso, Cenedese era stato condannato a un anno e due mesi di reclusione per atti persecutori, danneggiamento e lesioni cosa che avrebbe comportato anche l'obbligo del braccialetto elettronico. Convinto dal suo avvocato, Stefano Pietrobon, a non presentare appello, a maggio la sentenza era passata in giudicato annullando anche la misura cautelare del braccialetto elettronico che veniva semplicemente disconnesso e che per circa tre mesi Cenedese ha continuato a portare ancorché inutilizzabile.

Cenedese, però, che altri scrivono abbia problemi di dipendenza dall'alcol e sia in attesa di tornare in una comunità di recupero, la sera dell'aggressione avrebbe tentato di chiamare la telefono uno dei tre titolari del locale che però non aveva risposto, così lui sarebbe andato a cercarlo in condizioni psicologiche che definiremmo almeno instabili e, nel mentre, si sarebbe scontrato con Bramezza.

Ostacolo su ostacolo che presumibilmente, per una persona poco equilibrata, avranno fatto scattare la reazione è l'aggressione.

Riepilogando

Se abbiamo capito bene e messo correttamente in fila le cose: i Carabinieri attivati dalla querela di Bramezza, avevano riconosciuto Cenedese dalle telecamere ed erano convinti che gli fosse ancora inibito l'avvicinamento al centro cittadino, senza sapere che la misura cautelare era scaduta e, con essa, anche l'obbligo del braccialetto elettronico.

Insomma, una mano - quella dell'Arma - non era a conoscenza di quello che aveva fatto l'altra - quella del Tribunale - ed il Cenedese aveva continuato a portare alla caviglia un rilevatore elettronico spento.

Altre ce ne sarebbero da riferire ma, forse, non è neppure giusto rivangare su questioni passate in giudicato o infierire su una persona che, pur non essendone tenuta, continuava a tenere una "palla elettronica" al piede.

Tante infatti ne dovrà ancora affrontare Cenedese dopo che, arrabbiato di suo, ha picchiato Bramezza.

Quanto a quest'ultima aggressione, appunto, la Procura di Treviso, una volta riconosciute le sue responsabilità, potrebbe applicare a Cenedese che attualmente risulta a piede libero. altre misure cautelari delle quali vi informeremo prontamente.