Rientrano dalle vacanze pieni di vestiti e accessori "tarocchi": scattano le multe all'aeroporto di Treviso
Sanzionati diversi turisti per "incauto acquisto", avendo importato prodotti recanti marchi contraffatti
La Guardia di Finanza e l’Ufficio delle Dogane di Treviso hanno sanzionato per incauto acquisto alcuni turisti, di rientro da vacanze all’estero, per aver importato prodotti recanti marchi contraffatti.
Rientrano dalle vacanze pieni di vestiti e accessori "tarocchi": scattano le multe all'aeroporto di Treviso
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Ufficio delle Dogane di Treviso e le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito dei controlli congiunti, svolti presso il locale scalo aeroportuale “Antonio Canova” e finalizzati alla tutela della proprietà industriale, hanno sanzionato per “incauto acquisto” alcuni turisti di rientro da diverse località di vacanza, per aver importato prodotti recanti marchi contraffatti.
Come noto, infatti, viene sanzionato chi importa nel territorio nazionale, senza averne prima accertata la legittima provenienza, cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi li offre o per l'entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza e in materia di proprietà intellettuale.
Marche "griffate"
In particolare, nel corso dei controlli orientati ai passeggeri in arrivo, sono stati scoperti nei bagagli dei viaggiatori e sottoposti a sequestro amministrativo circa quaranta articoli, tra capi di abbigliamento e accessori, recanti diversi marchi palesemente contraffatti: Louis Vuitton, Gucci, Polo Ralph Lauren, Adidas, Chanel, Burberry, Emporio Armani, Nike, Dior.
Ai trasgressori è stata comminata la sanzione amministrativa fino a 7.000 euro, applicabile ai casi di introduzione nel territorio dello Stato di piccoli quantitativi di merci che violano un diritto di proprietà intellettuale; nei casi più gravi, in cui è dimostrato il fine di trarne profitto, può invece scattare la violazione penale di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, punita fino a 4 anni di reclusione e con la multa da euro 3.500 a euro 35.000. La merce, dopo le procedure di confisca, sarà distrutta a spese degli stessi acquirenti.
Gli accertamenti sulle tratte aeree
I risultati operativi sono il frutto di specifiche analisi di rischio, condotte dall’Ufficio delle Dogane di Treviso e dal locale Gruppo della Guardia di Finanza, in virtù di uno specifico protocollo d’intesa siglato il 3 aprile 2023, che esaminano le tratte aeree in rapporto ai flussi dei passeggeri, di cui vengono approfondite, secondo specifici criteri, le peculiarità, prima di procedere all’ispezione dei bagagli al seguito.
Le attività di controllo che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza svolgono in modo unitario e complementare negli spazi doganali sono finalizzate a contrastare l’introduzione nello Stato, la detenzione per la vendita, la commercializzazione e la distribuzione di prodotti industriali con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati, nonché a tutelare gli acquirenti di capi d’abbigliamento che si rivolgono al mercato legale senza lasciarsi ingannare da prezzi solo in apparenza convenienti.