Rifiuta il vaccino anti Covid e muore stroncato dal virus a 67 anni
Non si registravano vittime da mesi. A perdere la vita il trevigiano Paolo Scremin.
Non era un no vax dichiarato: aveva scelto volontariamente di non sottoporsi alla somministrazione del vaccino anti Covid. Ma la sua decisione ha avuto un esito fatale: Paolo Scremin, 67 anni, trevigiano, ha contratto il virus ed è morto il giorno prima di Ferragosto.
Rifiuta il vaccino anti Covid e muore stroncato dal virus a 67 anni
Avrebbe potuto ricevere la propria dose in quanto rientrava in una categoria fragile, ma aveva preferito attendere. Con buone probabilità, se avesse aderito alla campagna vaccinale sarebbe ancora vivo. A confermare questo dato è la bassa percentuale di vaccinati tra i ricoveri: degli attuali positivi in provincia di Treviso, infatti, solo il 9 percento di coloro che ha contratto il virus aveva fatto la seconda dose.
Vaccinati positivi: nessuno ricoverato in ospedale
E di questi, quasi la metà non aveva superato i 14 giorni utili per sviluppare la protezione anticorpale. E, dato più importante, di questi soggetti vaccinati ma positivi, nessuno si trova in ospedale. Martedì la Ulss2 ha registrato due ricoveri: uno è stato trasferito in terapia intensiva, l'altro nel reparto in area non critica al nosocomio di Vittorio Veneto. 40 i posti letto occupati nelle due strutture. I trevigiani attualmente positivi sono 1365.
La 29enne di Viareggio
La vicenda di Paolo Cremin tiene accesi i riflettori sull'emergenza sanitaria, che non è ancora finita. E ricorda, se ancora ce ne fosse bisogno, che il virus non uccide solo gli ultraottantenni. Emblematica, in questo senso, la drammatica storia della 29enne di Viareggio risultata positiva al Covid, non vaccinata, in isolamento domiciliare morta improvvisamente domenica nella sua abitazione.