Rischio batteri nel salmone: prodotto ritirato dal supermercato di Arcade
L'allarme scattato nei giorni scorsi in paese e diffuso anche dal Comune. E' successo al Maxì e il batterio in questione è la Listeria.
Un caso che ha messo in ansia diversi residenti e non.
L'allarme diffuso anche dal Comune
"Su segnalazione del direttore del supermercato MAXÌ, avvisiamo i cittadini di non consumare il prodotto sottoindicato in caso lo avessero acquistato e di riportarlo al punto vendita di Arcade".
E' il messaggio preoccupante che, nei giorni scorsi, ha messo in allarme i residenti (e non) del comune di Arcade, nel cui supermercato Maxì sono state ritirate le confezioni di salmone dagli scaffali per presunto rischio microbiologico.
Ecco il prodotto
Il prodotto in questione è la confezione da 100 grammi del salmone norvegese affumicato a marchio Starlaks, lotto numero 619NI2010D2205. E non è tutto perché il negozio ha chiesto a tutti i clienti che avessero acquistato il salmone a rischio contaminazione da batteri di riportarlo indietro. E per veicolare il messaggio raggiungere al maggior numero di potenziali clienti possibile, si è attivato appunto anche il Comune tramite i suoi canali ufficiali e social.
Il batterio "incriminato" e i precedenti
Il batterio "incriminato" è la Listeria, capace di resiste e moltiplicarsi anche alla temperatura del frigorifero, che per essere eliminato richiede di cuocere gli alimenti a 70°C per almeno 10 secondi. Tra i sintomi che può provocare febbre, nausea, diarrea, dolori muscolari e nei casi più gravi, quando si diffonde al sistema nervoso, emicranie, confusione, irrigidimento del collo e perdita dell’equilibrio. Poche settimane fa, in Gran Bretagna, tre persone ricoverate in ospedale sono addirittura morte dopo aver mangiato a cena panini di pollo preconfezionati, contaminati con batteri di listeria. E a inizio giugno, un focolaio di listeriosi ha colpito cinque Paesi europei dove è alto il consumo di salmone: Estonia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Francia.
Cosa fare
Tra il 2018 e il 2019 sono arrivati in Italia quattro lotti di salmone e trota contaminati dal ceppo di Listeria responsabile del focolaio, fortunatamente senza conseguenze sulla salute. Le persone più a rischio sono anziani, bambini piccoli, donne in gravidanza e persone con il sistema immunitario compromesso, che dovrebbero dunque evitare di consumare il salmone affumicato a freddo, o farlo solo dopo cottura. Come del resto spiega l’Istituto Superiore di Sanità, nessun allarme per il nostro Paese, a patto di seguire sempre le normali raccomandazioni per la prevenzione della listeriosi:
- conservare il salmone affumicato alla temperatura più bassa possibile tra 0 e 4°C
- consumarlo entro la data di scadenza.