Rumeno dà fuoco all'auto dell'ex, minaccia di morte la figlia minorenne e poi si nasconde da un connazionale
Si era affidato a una fitta rete di contatti per far perdere le tracce. Ma non ha funzionato...
In mattinata, a seguito di incessante attività investigativa, gli agenti della Squadra Mobile, con l’ausilio delle Volanti della Polizia di Stato, hanno tratto in arresto il cittadino romeno NECULAE Ionut, classe ’86, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dell’Autorità Giudiziaria italiana e di un mandato di arresto europeo emesso dalle Autorità del suo Paese.
Rumeno dà fuoco all'auto dell'ex
Neculae è accusato di gravissime condotte persecutorie consumate ai danni dell’ex compagna, condotte consistite in continui appostamenti, pedinamenti, minacce reiterate di morte rivolte anche alla figlia minore della persona offesa, ripetuti messaggi e chiamate minatorie.
L’apice delle condotte persecutorie veniva raggiunto la notte tra il 17 e il 18 febbraio, quando dava fuoco all’autovettura in uso all’ex compagna, autovettura parcheggiata sotto casa di quest’ultima.
Minaccia di morte la figlia minorenne
Gli accertamenti esperiti nell’immediatezza dei fatti avevano consentito ai poliziotti delle Volanti di rinvenire una tanica di benzina e un coltello, che Neculae – dopo aver provocato l’incendio – aveva occultato in un vicino casolare.
... E poi si nasconde da un connazionale
Da quell’episodio veniva sviluppata un’importante attività investigativa, condotta dagli agenti della Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, attività incentrata sulla rete di contatti che il cittadino rumeno aveva in Italia e che gli hanno permesso il breve periodo di latitanza, conclusosi oggi con il suo arresto avvenuto nell’appartamento di un connazionale.
Neculae sarà condotto presso la Casa Circondariale di Treviso e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.