«Sacchi di sabbia», in scena la vita di trincea
Sabato 14, alle 21 al Teatro Binotto di Villa Correr-Pisani, a Montebelluna, la commedia teatrale che narra la disperazione di una intera generazione mandata al massacro.

«Sacchi di sabbia», in scena la vita di trincea. Sabato 14 dicembre, al Teatro Binotto di Villa Correr-Pisani, andrà in scena «Sacchi di sabbia», una commedia teatrale sulla Prima Guerra Mondiale, di Piero Cognasso, con la regia di Gianluca Vitale, con la compagnia teatrale L’Officina Culturale di Chivasso (Torino).
Piero Cognasso, autore del testo nonché uno dei protagonisti sul palco, racconta la genesi dello spettacolo: «La produzione originale è stata realizzata e portata in scena per la prima volta nel 2015, in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, per il Museo Diffuso, realizzato per l’occasione dalla Città di Chivasso e inserito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri tra gli Eventi Nazionali del Centenario, patrocinata da Regione Piemonte e dalla Città Metropolitana di Torino. Dopo quell'esperienza il testo, pur rimanendo nel solco della drammaturgia originale, è stato oggetto di una profonda rivisitazione, sia registica che di scrittura, che lo ha svincolato dall'originaria funzione di “evento commemorativo”, trasformandolo in uno spettacolo in cui la guerra e la trincea accolgono la storia tragicamente umana del protagonista. Lo spettacolo si sviluppa su due livelli, in costante intersezione tra loro. La parabola umana del soldato Aurelio Bergamin incrocia la parabola storica della Prima Guerra Mondiale, la sua “storia minima” si interseca con la “Storia Massima”, la sua disperazione incontra la disperazione di una intera generazione mandata al massacro nelle trincee. In una di queste trincee Aurelio conosce la brutalità, l’orrore, l’assurdità di un conflitto che lo ha strappato alle braccia della giovane fidanzata. “Devo tornare a casa, la mia Norina ha promesso di sposarmi...”: questa diventa la sua unica ragione di vita e, col trascorrere del tempo, la sua ossessione in quel raccapricciante budello di fango, miseria e morte. Aurelio conosce però anche la straordinaria umanità dei suoi compagni, costretti a vivere una condizione nella quale il solo modo per non perdere la speranza è quello di riuscire a rimanere “esseri umani”, a qualsiasi costo».
«Sacchi di sabbia», in scena la vita di trincea
Gianluca Vitale, regista dello spettacolo, racconta l’esperienza di mettere in scena “Sacchi di sabbia”: «Lo spettacolo teatrale, nato da un'approfondita ricerca storica, si basa su avvenimenti realmente accaduti e ci porta a evocare, rivivere e comprendere, in tutta la sua crudele assurdità, una tragedia che portò alla decimazione e all’annientamento fisico e psichico di una intera generazione. In un lavoro che spazia dal grottesco al tragico, gli spettatori potranno vivere una meta-realtà del tutto simile a quella che per lunghi mesi rappresentò, per i soldati in trincea, l’unica vita possibile. È una storia delicata e crudele nello stesso tempo, intrecciata con la vita dei soldati in una trincea della Grande Guerra e con quella di chi, pur non al fronte, fu suo malgrado vittima di questo orribile scempio inumano. Non è la rappresentazione di un’epica di guerra bensì di una “quotidianità di guerra” che, seppur stravolta e drammatica, restituisce con forza sicuramente ancora maggiore l'enormità di una tragedia collettiva che segnò intere generazioni. Questo grazie al lavoro di tutti gli attori in scena (oltre a Piero Cognasso saranno in scena Nunzio Guzzardi, Ondina Piazzano, Diego Romano, Sabrina Testa, Rossano Vitale e lo stesso Gianluca Vitale) e al prezioso supporto tecnico di luci e audio curato da Giuseppe Laguardia e Laura Glionna. Dopo anni di repliche in Piemonte e in Italia, portare oggi questo spettacolo nei luoghi in cui tutto realmente accadde è per L’Officina Culturale un grande orgoglio e un’emozione indescrivibile, una di quelle che solamente il teatro sa regalare».