L'iniziativa

Sciopero generale e manifestazioni per la Palestina a Treviso: migliaia di partecipanti in piazza

Secondo il Centro Sociale Occupato Django, sono più di 10mila le persone che stanno partecipando alla manifestazione

Sciopero generale e manifestazioni per la Palestina a Treviso: migliaia di partecipanti in piazza

Anche Treviso è stata coinvolta nello sciopero generale indetto dai sindacati in supporto della causa palestinese. Infatti, sono oltre duemila le persone che stanno protestando questa mattina, venerdì 3 ottobre 2025.

Sciopero generale e manifestazioni a Treviso con migliaia di partecipanti

Già nella serata di giovedì 2 ottobre 2025 erano iniziate le prime manifestazioni che, secondo quanto riporta il centro sociale occupato Django, hanno coinvolto più di 1500 persone.

“Solo un assaggio” scrivono sui social.

Di fatto, lo sciopero generale sta già coinvolgendo molte città italiane ed è stato organizzato Cgil e Usb. In particolare, è stato indetto in supporto della Global Sumud Flotilla che, nella giornata di giovedì 2 ottobre, è stata fermata dall’esercito israeliano al largo delle coste palestinesi, ancora in acque internazionali.

Nello specifico, quest’azione militare è illegale secondo il diritto internazionale e condanna anche il blocco navale israeliano. Tuttavia, Israele ha comunque abbordato le navi della flotta, costringendo i partecipanti a sbarcare e ad arrendersi. Di fatto, nei prossimi giorni, gli attivisti saranno rimpatriati nei rispettivi Paesi.

Le motivazioni

Mentre il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, conferma che i quattro parlamentari italiani, che erano salpati con la Flotilla, sono stati liberati, lo sciopero generale sta coinvolgendo tutta Italia. Infatti, come possiamo leggere nel comunicato stampa dell’Unione Sindacale di Base:

“Da questo momento chiamiamo ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto: produzione, logistica, trasporti, scuola, servizi, in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele e contro la complicità dei governi occidentali, Italia compresa, che continuano a fornire armi e sostegno politico al regime sionista”.

In particolare, l’obiettivo della protesta è ottenere l’interruzione dei rapporti tra Italia e Israele, soprattutto:

“Significa dire basta al genocidio in Palestina e pretendere la fine immediata dell’assedio, dell’occupazione, delle forniture militari, del commercio con Israele.

L’Italia deve interrompere ogni collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele, chiudere i porti alle navi che commerciano con esso, sospendere gli accordi industriali e fermare l’economia di guerra”.

A Treviso

Lo sciopero di Treviso, secondo La Tribuna, sta vedendo la partecipazione di oltre 2000 persone, mentre secondo il centro sociale sono oltre 10mila, e come slogan è stato scelto: “Blocchiamo tutto“. Di fatto, la risposta della cosiddetta Flotilla di Terra, organizzata dal Cso Django, è stata quella di bloccare i binari 1 e 2 della stazione ferroviaria per un quarto d’ora, interrompendo la circolazione.

Il gruppo si è poi unito in via Roma con i sindacati che, fino a poco prima, avevano bloccato il cavalcavia di via Dandolo. Da lì, si sono diretti verso Piazza dei Signori sventolando bandiere palestinesi e intonando cori di solidarietà. Subito dopo, si sono diretti verso la Prefettura.

Inoltre, questa mattina alcuni manifestanti hanno chiuso con catenacci e lucchetti i cancelli delle scuole: Stefanini, Besta, Duca degli Abruzzi e Palladio. Per questo, insegnanti e studenti sono stati costretti ad attendere l’intervento dei vigili del fuoco e della Polizia, che ha verificato che non ci fosse nessuno all’interno.