Scomparsa di Marianna Cendron, i genitori chiedono la morte presunta
La giovane aveva fatto perdere le sue tracce dopo il turno di lavoro il 27 febbraio del 2013. Le indagini non hanno mai chiarito le ragioni della sparizione
I genitori di Marianna Cendron, 18enne scomparsa nel febbraio 2013 a Paese, hanno chiesto al Tribunale di Treviso la morte presunta. La scadenza dei termini è per il prossimo agosto 2024.
Scomparsa di Marianna Cendron, i genitori chiedono la morte presunta
A distanza di 11 anni dalla scomparsa della trevigiana Marianna Cendron, la ragazza di Paese sparita nel nulla il 27 febbraio 2013 quando aveva solo 18 anni e mai più ritrovata, arriva un richiesta al Tribunale di Treviso da parte dei genitori Pierfrancesco Cendron ed Emilia Michielin.
Entro il prossimo agosto 2024, quando scadranno i termine di legge, sarà, infatti, dichiarata la morte presunta della giovane cuoca del Golf club di Salvarosa.
All'epoca della sparizione, Marianna era ospite da qualche mese del suo vicino di casa Renzo Curtolo, che tuttavia non ha mai avuto notizie della ragazza.
Il giorno della sparizione
La 18enne, dopo il turno di lavoro al Golf club il 27 febbraio 2013, avrebbe dovuto raggiungere il fidanzato Michele Bonello presso il convitto dell'istituto alberghiero Maffioli di Castelfranco Veneto ma all'appuntamento non si presentò mai.
L'allarme ai genitori venne dato solo l'indomani, e purtroppo la tardiva denuncia ai Carabinieri rese del tutto vane le ricerche.
Oltre all'allora 18enne scomparve misteriosamente anche la sua bici, con cui si spostava sempre dal club alla fermata della corriera per fare ritorno a casa, e i suoi telefoni cellulari (il suo e quello che le aveva regalato Curtolo).
L'ultimo segnale è stato tracciato in via dei Carpani, a pochi passi dai Giardini del sole. Si ipotizzò una fuga all'estero, un ritorno in Bulgaria, un'avventura in Francia per seguire il sogno di diventare una cuoca di successo.
L'archiviazione dell'inchiesta per sequestro di persona
La Procura di Treviso aprì un fascicolo d'inchiesta per sequestro di persona. Il pubblico ministero che coordinava l'inchiesta, Massimo De Bortoli, interrogò più volte i due protagonisti principali della vicenda, Michele e Renzo, ma nel 2018 è sopraggiunta l'archiviazione.
Le indagini condotte nel corso degli anni non hanno mai chiarito le ragioni della sparizione di Marianna.