Lutto in provincia

Si è spento a 93 anni l'imprenditore trevigiano Dino Sgambaro

Anche Zaia si unisce al cordoglio: "Se ne va un altro esempio che ha reso grande il Veneto".

Si è spento a 93 anni l'imprenditore trevigiano Dino Sgambaro
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La provincia di Treviso piange un altro dei suoi più rinomati imprenditori. Dopo la scomparsa di Andrea Rachello, nella serata di mercoledì 2 marzo 2022, si è spento all'età di 93 anni Dino Sgambaro, titolare con il fratello Enzo del pastificio di famiglia a Castello di Godego e punto di riferimento per l'industria della pasta a livello nazionale.

Si è spento a 93 anni l'imprenditore trevigiano Dino Sgambaro

La notizia della sua scomparsa è arrivata nella serata di mercoledì 2 marzo 2022: l'imprenditore trevigiano Dino Sgambaro si è spento all'età di 93 anni. Insieme al fratello Enzo aveva ereditato dal padre Tullio il pastificio di famiglia fondato a Castello di Godego nel 1947. Un'attività storica nel Veneto e oggi conosciuta in tutta la nazione come eccellenza nel settore della produzione della pasta. Industriale di vecchio stampo, a lui si deve l’integrazione del molino all’interno del pastificio e la costruzione di silos in Puglia per la raccolta del grano. Dino Sgambaro lascia la moglie Eda, i figli Pierantonio, Sandra, Roberto e il fratello Diego.

Il ricordo commosso di Zaia

Con Dino Sgambaro se ne va un altro grande esempio di imprenditore veneto, di quella generazione che ha fatto grande il Veneto, dedito al lavoro e fortemente legato al territorio con un’azienda che, dal 1947 a oggi, ha raggiunto un grande successo nazionale e internazionale, passando di padre in figlio e sapendo applicare concetti moderni come sostenibilità e biologico. Rivolgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda il noto imprenditore il cui pastificio è oggi conosciuto in tutta Italia.

“Con il fratello Enzo – ricorda Zaia – Dino entrò in scena negli anni ’60, dando il via a un importante sviluppo, prima assorbendo alcuni pastifici locali veneti e poi affiancando l’attività molitoria a quella della pastificazione. Dino si costruì un patrimonio di conoscenza diretta con gli agricoltori per avere il miglior prodotto, portando poi lavoro e imprenditorialità con 21 silos edificati in Puglia per immagazzinare il grano senza intermediari e garantire un controllo di filiera dalla terra alla tavola. Con questa scelta, Dino Sgambaro – conclude Zaia – gettò in un certo qual modo le prime basi della futura tracciabilità. Anche per questo, oltre che per le sue qualità umane, rimarrà una figura indelebile”.

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