Si facevano consegnare generi alimentari da ristoranti e macellerie: "Salderemo dopo il conto", ma poi sparivano
Cinque colpi, per 5mila euro totali, messi in atto tra il 18 gennaio e il 9 febbraio 2025 tra Salgareda e Ponte di Piave: nel mirino dei Carabinieri una 32enne trevigiana e una 25enne di Udine

I Carabinieri di Ponte di Piave (in copertina), nel corso della mattinata di lunedì 28 aprile 2025, a conclusione parziale di una complessa attività di indagine, hanno denunciato per il reato di truffa in concorso due cittadine italiane: si tratta di una 32enne trevigiana e di una 25enne residente in provincia di Udine (Friuli Venezia Giulia), entrambe con precedenti di polizia.
Si facevano consegnare alimenti da ristoranti e macellerie e poi sparivano
Le truffe in questione, cinque in totale, sono state messe in atto in cinque attività commerciali tra Salgareda e Ponte di Piave tra il 18 gennaio e il 9 febbraio 2025. In particolare, le due truffatrici denunciate, attraverso raggiri, si facevano dare generi alimentari da ristoranti e macellerie senza però pagare la consegna.
Le indagini dei Carabinieri, per i cinque colpi effettuati, hanno fatto luce su un medesimo modus operandi: le vittime inizialmente venivano contattate telefonicamente da un presunto imprenditore che anticipava agli esercizi commerciali il passaggio di due sue collaboratrici per il ritiro di generi alimentari con l'impegno di saldare successivamente il conto.
In ogni episodio, tuttavia, quanto promesso non veniva mai realizzato: le due donne, infatti, una volta ricevuta la merce alimentare si rendevano del tutto irreperibili.
Denunciate due truffatrici
Mentre sul presunto imprenditore sono in corso ancora accertamenti per l'identificazione, l'attività dei Carabinieri, attraverso la visione degli impianti di videosorveglianza pubblica e privata e i riconoscimenti fotografici fatti dalle vittime, ha consentito di identificare le due truffatrici: si tratta di una 32enne trevigiana e di una 25enne della provincia di Udine, entrambe con precedenti.
Ora dovranno rispondere di truffa in concorso. Il danno complessivo dei colpi ammonta a 5mila euro.