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Solidarietà
Soroptimist Club e richiedenti asilo del CEIS donano fondi per le famiglie di Vittorio Veneto
Fondi a favore dei Servizi sociali del Comune per sostenere le famiglie che l’attuale emergenza sta mettendo in difficili condizioni.
C’è un contagio a Vittorio Veneto, quello della generosità, che non accenna a dare segni rallentamento e che né la distanza né le misure per contenere il Covid-19 sembrano riuscire ad ostacolare.
Numerose le donazioni
Nelle ultime ore sono infatti arrivati altri 1.500 euro, offerti dal Soroptimist Club di Conegliano-Vittorio Veneto ed ulteriori 800 euro, donati dai richiedenti asilo del CEIS di via Marconi a Serravalle. Tutti a favore dei Servizi sociali del nostro Comune per sostenere le famiglie che l’attuale emergenza sta mettendo in difficili condizioni.
Fare rete tutti insieme
Federica Della Libera, presidente del Soroptimist, si è collegata in video conferenza da Conegliano con il sindaco Antonio Miatto, per consegnare virtualmente:
"Un aiuto ai nostri Comuni che già tanto stanno facendo in questo periodo così difficile. Mai come ora è importante fare rete e dare una mano. Ci siamo adesso e ci saremo anche più avanti, sempre al fianco delle Istituzioni ed attente ai bisogni del territorio".
Il sindaco Miatto ha ringraziato il Soroptimist:
"Sodalizio interamente composto da donne sempre pronte a supportare chi soffre e vive situazioni di incertezza. Ancora una volta l’operato del Soroptimist si dimostra concreto e solidale nel rispondere alla sfida della pandemia. Al club intero va quindi la riconoscenza mia e di tutta Città".
Un aiuto da chi ha vissuto la povertà estrema
Una delegazione di richiedenti asilo ospitati presso il CEIS (Centro Italiano di Solidarietà) di Serravalle si è invece recata di persona in Municipio per un cordiale incontro con il sindaco Miatto nel corso quale, al Primo Cittadino, è stata consegnata la somma di 800 euro è un documento con cui gli ospiti del centro hanno voluto testimoniare la propria solidarietà alla cittadinanza:
"Signor Sindaco il nostro è un gesto piccolo ma significativo che (…) ci dà l’opportunità di fare qualcosa per il nostro prossimo. (…) Noi veniamo da esperienze di guerra e di povertà anche estrema, ma non ci è mai capitato di vedere un paese intero fermo, con tutte le persone chiuse nelle loro case. Questa esperienza ci segnerà per tutta la vita".
Alcuni dei richiedenti sono a Vittorio Veneto da tre o quattro anni e qui spiegano:
"Le persone ci hanno dato tutto. È giusto che anche noi aiutiamo (…). Se abbiamo una occasione come questa di dare indietro ciò abbiamo ricevuto gratuitamente per esprimere la nostra gratitudine, perché non approfittarne?".
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