Movida incauta

Spritz "selvaggio" a Treviso, sindaco e vice: "Sanzioni pesanti per chi non rispetta le regole"

L’Amministrazione richiama gestori dei locali e avventori dopo gli eccessi nella movida di lunedì

Spritz "selvaggio" a Treviso, sindaco e vice: "Sanzioni pesanti per chi non rispetta le regole"
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In seguito ad alcune situazioni di presunto assembramento e di mancato rispetto delle misure precauzionali verificatesi lunedì sera fuori da alcuni locali del centro di Treviso.

Segnalate situazioni borderline lunedì sera

Nella giornata di ieri, martedì 19 maggio 2020, il sindaco Mario Conte e il vicesindaco Andrea De Checchi, in seguito ad alcune situazioni di presunto assembramento e di mancato rispetto delle misure precauzionali verificatesi lunedì sera fuori da alcuni locali del centro di Treviso, hanno incontrato Ascom-Confcommercio e i rappresentanti di Rivivere Treviso e Treviso Imprese Unite.

L'ammonimento

«Abbiamo voluto parlare chiaro perché, soprattutto in questo momento, è necessaria un’opera di sensibilizzazione degli iscritti al rispetto delle norme relative al distanziamento sociale, all’utilizzo della mascherina e al divieto di assembramenti all’interno e all’esterno di bar, ristoranti, osterie e altri esercizi pubblici», affermano Conte e De Checchi. «Ricordiamo infatti che sono sanzionabili sia gli avventori, con multe di 400 euro, sia i gestori, la cui attività può essere anche sospesa nel caso di reiterazione di condotte non conformi. Anzi, qualora si verificassero situazioni di difficile gestione chiediamo che siano essi stessi a chiedere l’intervento della Polizia Locale per ristabilire l’ordine».

"Eccessi comprensibili ma non tollerabili"

«L’entusiasmo della prima occasione conviviale dopo mesi di chiusure è comprensibile ma gli eccessi in un momento di emergenza non sono tollerabili e costituiscono un pericolo per la salute pubblica. Non dobbiamo abbassare la guardia proprio adesso e, in caso di ulteriori situazioni di criticità, siamo pronti ad intervenire con le prescritte sanzioni».

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