Il provvedimento

Stop a bulli e baby gang in piscina, obbligo di carta d'identità per i minori a Montebelluna e Valdobbiadene

Dal 1° luglio 2025, i minori di 14 anni devono essere accompagnati da un maggiorenne, mentre gli adolescenti tra 14 e 14 anni devono esibire necessariamente un documento fisico

Stop a bulli e baby gang in piscina, obbligo di carta d'identità per i minori a Montebelluna e Valdobbiadene
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Per chi non ha modo di raggiungere il mare o il lago, le piscine pubbliche rappresentano una soluzione ideale per trovare un momento di frescura contro il gran caldo di questo inizio estate 2025. Ma negli impianti natatori e nei parchi acquatici, purtroppo, sono sempre più i casi in cui giovani bulli o baby gang si rendono protagonisti di episodi di tensione e atteggiamenti fuori controllo. Tali circostanze si sono verificate lo scorso giugno anche nelle piscine di Montebelluna e Valdobbiadene: una situazione di disagio a cui i gestori hanno deciso di porre rimedio, introducendo dallo scorso 1° luglio un provvedimento drastico, ma necessario.

Baby gang in piscina, obbligo carta d'identità per i minori

Stop a bulli e baby gang in piscina, obbligo di carta d'identità per i minori a Montebelluna e Valdobbiadene
La piscina di Montebelluna

A seguito dell'ultimo episodio, in cui a Valdobbiadene i gestori della piscina sono stati costretti a chiamare i Carabinieri per allontanare cinque giovani bulli, Corrado Menegon, presidente di Montenuoto ha deciso di affrontare direttamente la situazione, incontrandosi con il Comune e le forze dell'ordine.

Dal confronto, è scaturita una prima soluzione: quella di chiedere ai minori di presentare un documento di identità originale per entrare nelle piscine.

Il motivo di tale iniziativa sta nel fatto che spesso, una volta fermati questi baby-bulli, alcuni di loro non avessero con sé la carta d'identità, elemento fondamentale per confermare il riconoscimento. Per questa ragione si è arrivati come primo step a introdurre l'obbligo del documento per i minorenni.

Sia a Montebelluna, sia a Valdobbiadene, infatti, dal 1° luglio:

  • gli adolescenti tra 14 e 17 devono presentare una carta d'identità originale (non sono accettate fotocopie o foto da cellulare);
  • gli under 14 devono essere accompagnati da un maggiorenne (questo perché è capitato che ragazzi di 11-12 anni stessero intere giornate in piscina senza nessuno)

Questi due provvedimenti, si legge nei comunicati diramati da Montenuoto per Montebelluna e Valdobbiadene, sono stati presi "per garantire a tutta la cittadinanza una fruizione più serena e soddisfacente degli impianti natatori e per tutelare la clientela più giovane".

Episodi di bullismo in piscina, però, non sono avvenuti solo nel Trevigiano. Anche in provincia di Padova, infatti, si è verificato un caso che ha avuto un'eco mediatica particolarmente ampia, considerato il protagonista dei fatti: il già noto trapper Baby Touchè.

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