A Treviso

Va a scuola con delle scarpe firmate, ma i bulli gliele rubano e torna a casa scalzo

Oltre al furto delle scarpe a Valdobbiadene, altri due ragazzi sono stati vittime di aggressioni e rapine da parte di coetanei

Va a scuola con delle scarpe firmate, ma i bulli gliele rubano e torna a casa scalzo
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Ancora episodi di violenza che coinvolgono minorenni in provincia di Treviso. Nelle prime settimane del 2025, sono tre i giovanissimi che sono stati vittime di rapine e aggressioni da parte di coetanei.

Va a scuola con delle scarpe firmate e torna a casa scalzo

Un quattordicenne di Valdobbiadene ha subito il furto delle sue nuove sneaker all'interno della palestra della scuola. Le scarpe, acquistate con grande impegno dopo mesi di risparmi accumulati tra paghette e piccoli lavoretti, sarebbero sparite dagli spogliatoi.

Tornato a casa scalzo, il ragazzo avrebbe dovuto affrontare non solo la perdita delle calzature tanto desiderate, ma anche una forte delusione. I genitori, segnalando l'accaduto al personale scolastico, si sarebbero sentiti rispondere che permettere al figlio di indossare calzature così costose a scuola era stata una "leggerezza". Al momento non risulterebbero denunce ai carabinieri, ma il caso avrebbe già fatto il giro dei social network, suscitando molte reazioni.

A denunciare l'accaduto è stato anche il Governatore Luca Zaia, che ha richiamato l'attenzione sulla "Giornata del Rispetto":

"Ho letto con preoccupazione dell'ennesimo episodio di bullismo con vittima un ragazzino di Valdobbiadene, derubato anche delle scarpe da studenti della sua scuola. Un caso che viene reso noto proprio nella Giornata del Rispetto, che si celebra oggi in tutta Italia.

Il rispetto è dignità e antidoto all'odio, è la forma più alta di valorizzazione dell'altro al di là delle reciproche differenze. Va creata una cultura del rispetto, in cui scuola e famiglie devono essere alleate".

Aggrediscono e rubano l'iPhone a un ragazzino mentre aspetta l'autobus

In un altro caso, i Carabinieri della stazione di Silea hanno denunciato tre giovani di 17, 16 e 15 anni (tutti residenti nella provincia di Treviso e con precedenti penali) per rapina in concorso ai danni di un coetaneo di origine brasiliana. Il fatto è avvenuto il 10 gennaio 2025 in Corso del Popolo, dove i tre, minacciando la vittima mentre attendeva l’autobus dopo scuola, gli hanno sottratto il telefono cellulare.

Le indagini, condotte dai Carabinieri, hanno permesso di raccogliere prove solide contro i responsabili, che avrebbero agito insieme minacciando il ragazzo. Durante le operazioni investigative, sono state eseguite perquisizioni domiciliari nei confronti degli indagati, su disposizione della Procura per i minorenni, che hanno portato al ritrovamento degli indumenti indossati durante la rapina. L'identificazione dei colpevoli è stata possibile grazie al riconoscimento da parte della vittima, che ha identificato i tre autori.

14enne aggredita, insultata e minacciata  da due coetanee fuori da scuola

Parallelamente, la Questura ha emesso due ammonimenti per bullismo nei confronti di due ragazze di 14 e 16 anni, responsabili di percosse, minacce e insulti razzisti ai danni di una quattordicenne.

L’episodio, avvenuto martedì 14 gennaio 2025, ha visto la vittima subire prima offese verbali all’ingresso della scuola e successivamente, all'uscita, essere minacciata di morte e colpita con spintoni e pugni davanti a diversi coetanei che hanno ripreso la scena con i cellulari. La denuncia del padre della vittima ha fatto scattare le indagini, rivelando che le due giovani si sarebbero rese protagoniste di episodi simili ai danni di altre ragazze.

Due ammonimenti per bullismo

Il Questore di Treviso, Alessandra Simone, ha emesso due provvedimenti di ammonimento per bullismo nei confronti delle due ragazze, di 14 e 16 anni, responsabili di abusi fisici e verbali ai danni di una coetanea.

L’ammonimento per bullismo è uno strumento introdotto recentemente dal legislatore con il Decreto Caivano, finalizzato a prevenire l’escalation di comportamenti violenti tra i giovani e a stimolarli a riflettere sulle conseguenze delle loro azioni, anche sul piano penale. Con i due provvedimenti di oggi, salgono a sei gli ammonimenti emessi dal Questore di Treviso negli ultimi due mesi, a testimonianza dell’impegno delle forze dell'ordine nella prevenzione del bullismo e della devianza giovanile.

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