Tensioni Cornuda, Puppato contro il sindaco: "Indegna strumentalizzazione"
L'attacco dell'ex senatrice sull'episodio di ieri e le tensioni coi carabinieri: "Solo scemenze per scaldare gli animi dal sindaco".
L'ex sindaco di Montebelluna torna sull'episodio di ieri a Cornuda e stigmatizza il comportamento del sindaco Sartor.
La presa di posizione dell'ex senatrice
"Le manifestazioni di oggi (ieri per chi legge, ndr.) dei commercianti che vogliono riaprire i loro negozi e garantiscono di volerlo fare nel rispetto delle regole anti-Covid, hanno una caratteristica comune e apprezzabile, far sentire la loro voce ed inviare al Governo attraverso il Prefetto, una forte richiesta di volontà e necessità di riapertura, assieme".
A scriverlo l'ex senatrice del PD, nonché ex sindaco di Montebelluna, Laura Puppato, che si è soffermata in particolare sulle tensioni registrate proprio ieri, domenica 3 maggio 2020, a Cornuda, con l'intervento dei carabinieri e le accuse lanciate poi dal sindaco, Claudio Sartor, di essere "stato zittito" dagli stessi militari.
Puppato contro il sindaco di Cornuda: "Strumentalizza"
"Ma hanno anche una caratteristica che ha reso diverse le manifestazioni di Roncade, Preganziol ma anche della stessa Montebelluna o di Asolo, piuttosto di quella che si è tenuta a CORNUDA, infatti la presenza dei sindaci, il loro atteggiamento è stato ben diverso e non si può non vedere in questo un atteggiamento - ritenuto dalle stesse forze dell’ordine, non a caso, intervenute solo in quest’ultima cittadina - volto a creare tensione, non a stemperarla o a raccogliere (ripeto come si conviene), le giuste sollecitazioni dei commercianti intervenuti. Vorrei evidenziare questo fatto grave, se infatti sono vietati gli assembramenti ma si può considerare legittimo un flash mob, tale modalità non prevede comizio del sindaco con microfoni, incitamento contro lo Stato e neppure si possono ascoltare autentiche scemenze volte a riscaldare gli animi, quali quelle di rappresentare il nostro Paese come l’unico ad aver chiuso le attività ( pura menzogna) in tutto l’occidente da parte del sindaco di Cornuda. Unico a trattare la questione come un’arma politica. O ancora denunciando il Governo come l’unico a non considerare le sofferenze dei commercianti, altra fake visto che nel precedente decreto e nel futuro in corso di scrittura, sono previsti benefici economici che certo non saneranno la situazione grave che stiamo tutti vivendo, ma sono sforzi eccezionali per un Paese con il nostro debito pubblico.
"Prendere esempio dall'Emilia-Romagna"
Infine l'ex senatrice dem conclude:
"Altra obiettiva segnalazione, non è possibile che la Regione Veneto sia silente come se volesse far crescere la tensione sociale invece che darne corretta rappresentanza come avvenuto nella vicina Emilia Romagna( qui il diverso approccio) dove si è messo a punto un sistema di regole e un protocollo per le riaperture anche di parrucchieri, estetisti e Barbieri. Regole che garantiscono la massima sicurezza per gli addetti e per i clienti, chiedendo al governo di anticipare le loro aperture. Stigmatizzo la provocazione del sindaco di Cornuda, indegna del ruolo che riveste e il silenzio sospetto della Regione Veneto, così ciarliera su tutto il resto ma ben poco coinvolta per risolvere una situazione che coinvolge oltre 200.000 piccole imprese del commercio e della cura alla persona".
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