Emergenza Covid-19

Trasporto pubblico: proposte per la nuova mobilità di linea per la Fase 2

Nella nuova stagione si dovrà ricercare la collaborazione tra operatori privati del trasporto persone, Regione e Province, con il coinvolgimento anche dell’ Associazioni dei Comuni, per ridefinire le modalità del trasporto scolastico

Trasporto pubblico: proposte per la nuova mobilità di linea per la Fase 2
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La ricerca di possibili sinergie pubblico-privato per far fronte alla nuova richiesta di mobilità.

Il trasporto pubblico nella Fase 2

La categoria autobus operator di Confartigianato Imprese Veneto, assieme alle altre Organizzazioni regionali del trasporto persone ha  segnalato, con una lettera unitaria all’Assessore Regionale competente, la disponibilità a trovare possibili sinergie pubblico-privato per far fronte alla nuova richiesta di mobilità al momento del ripristino del regolare servizio di trasporto pubblico, a seguito dell’emergenza in corso e in vista dell’ormai prossima “Fase due”. In tal senso le imprese anche trevigiane del settore,  hanno proposto di mettere a disposizione della Regione Veneto le proprie risorse aziendali sia in termini di veicoli che di persone (autisti), per integrare e rendere sostenibile la futura e diversificata domanda di trasporto.

Due le possibili risposte

Le risposte che possono essere date sono:

  1. dinamica emergenziale (es. servizio a chiamata)
  2. dinamica strutturale per un breve periodo (fasce orarie di punta)

La necessità di incremento dei veicoli di TPL in alcune fasce orarie della giornata in questo prossimo periodo di rispetto dei protocolli, distanziamento sociale ed altro, può immediatamente essere sopperita dalle aziende di trasporto persone private che dispongono di:

  •  veicoli immediatamente disponibili che possono essere impiegati per il servizio TPL in solo periodo emergenza COVID19;
  • autobus – minibus – autoveicoli dotati aria condizionata, allestiti con pedana disabili ecc.;
  • autisti attualmente in cassa integrazione per lo stop del settore che sono immediatamente disponibili, idonei al servizio, formati, in regola con le normative su sicurezza;
  • le aziende private sono capillarmente presenti su tutti i comuni del territorio veneto e possono gestire a supporto TPL con estrema elasticità e velocità, servizi di linea, servizi a domanda debole, servizi a chiamata con qualsiasi tipo di veicolo: autobus, minibus, autovettura;
  • la possibilità di installare i dispositivi di biglietteria, gestire dei protocolli per la protezione dell’abitacolo dell’autista, i pannelli indicatori di percorso.

Auspichiamo l’avvio di una discussione con la Regione per un modello condiviso da replicare nella nostra provincia anche con MOM, l’azienda trevigiana dei trasporti pubblici. Nella nuova stagione che si va a definire si dovrà ricercare la collaborazione tra operatori privati del trasporto persone, Regione e Province, con il coinvolgimento anche dell’ Associazioni dei Comuni, per ridefinire le modalità del trasporto scolastico.

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