Treviso, chiuso per 7 giorni il "Bar Rok": era diventato abituale ritrovo di pregiudicati
L'obiettivo della misura è anche impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
Continua l'attività di controllo della Questura di Treviso sugli esercizi pubblici del Trevigiano e, in particolare, del capoluogo.
Treviso, chiuso per 7 giorni il "Bar Rok": era diventato abituale ritrovo di pregiudicati
Il Questore della Provincia di Treviso ha disposto la sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande dell'esercizio pubblico "Bar Rok", sito nella via Emilia del capoluogo, per motivi di ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini, anche con la finalità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
Il provvedimento, emanato ai sensi dell'art. 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, prevede la chiusura del locale per 7 giorni ed è stato eseguito e notificato al titolare dell'esercizio commerciale nel corso della mattinata odierna, mercoledì 2 marzo 2022.
La chiusura del locale viene eseguita al culmine di serrati controlli effettuati dalle pattuglie della Sezione Volanti nell’ambito dell’intensificazione del controllo del territorio che, in particolar modo, hanno visto interessati i quartieri di Santa Bona e San Liberale, ultimamente teatro di diversi interventi da parte delle pattuglie di Polizia.
In tale contesto è stata, inoltre, intensificata l’attività di controllo dei locali pubblici tra cui il “Bar Rok”, da tempo oggetto di particolare attenzione del personale della Polizia di Stato in quanto erano stati individuati all'interno pregiudicati, già noti alla giustizia per aver commesso gravi e numerosi reati di allarme sociale.
Le continue e recenti verifiche da parte degli equipaggi della Polizia di Stato, sia della Polizia amministrativa che delle Volanti, effettuate negli ultimi giorni, hanno permesso di confermare la circostanza secondo la quale il bar era divenuto abituale punto di ritrovo di soggetti gravati da numerosi precedenti penali e di polizia, anche di rilievo, divenendo così un concreto pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Il provvedimento non costituisce una sanzione per l'esercizio pubblico, ma è volto solo a tutelare la cittadinanza e ad evitare la prosecuzione di una situazione di pericolo per la sicurezza pubblica. Comunque proseguiranno anche nei prossimi giorni i controlli della Questura finalizzati a garantire la sicurezza in tutti i locali pubblici della Provincia