Intensificati i controlli

Treviso contro rider e pendolari con e-bike modificate: “Velocità oltre i limiti: bici pericolose e fuori norma”

Il sindaco Conte: "Non aspetteremo che accada un incidente grave per intervenire"

Treviso contro rider e pendolari con e-bike modificate: “Velocità oltre i limiti: bici pericolose e fuori norma”

Anche Treviso dichiara guerra alle e-bike modificate. Il fenomeno, in forte crescita, riguarda soprattutto i rider e alcuni pendolari che trasformano le biciclette elettriche in veri e propri scooter non omologati, capaci di raggiungere velocità ben superiori ai limiti consentiti.

E-bike “truccate”, Treviso alza la guardia: “Sono pericolose e fuori norma”

La Polizia Locale di Treviso ha intensificato i controlli contro le biciclette elettriche modificate in modo illecito e trasformate, di fatto, in ciclomotori privi di ogni garanzia di sicurezza.

Nel corso delle verifiche più recenti sono state individuate diverse e-bike acquistate su siti stranieri e non conformi alle prescrizioni del Codice della Strada.

“Alcune vengono alterate con kit abusivi, con acceleratori montati sul manubrio o modifiche tali da far superare abbondantemente il limite di 25 km/h – ha spiegato il comandante Patrich Antonello – In molti casi si tratta di mezzi capaci di muoversi per chilometri senza alcuna pedalata, veri e propri scooter non omologati: pericolosi per chi li guida e per gli altri utenti della strada, oltre che privi di assicurazione, immatricolazione e dispositivi di sicurezza”.

La normativa parla chiaro: le e-bike regolari devono avere pedalata assistita, potenza massima di 250 watt e velocità limitata a 25 km/h. Ogni alterazione comporta sanzioni severe e il sequestro del mezzo.

Per rendere i controlli più efficaci, la Polizia Locale lavora in sinergia con la Motorizzazione Civile di Treviso, che potrebbe presto mettere a disposizione un banco di prova certificato, utile a verificare in maniera oggettiva eventuali modifiche illegali.

Il sindaco Conte: “Pericolo pubblico”

Il primo cittadino Mario Conte non usa mezzi termini:

“Io stesso ho visto e-bike sfrecciare a velocità elevate senza pedalata, mezzi con ruote e telai pesanti che diventano un pericolo pubblico. Vogliamo rendere le piste ciclabili più sicure e spingere chi utilizza questi veicoli a cambiare condotta. Non aspetteremo che accada un incidente grave per intervenire”.