Leggenda dello sport

Treviso in lutto: addio ad Adriano Zin, leggenda del basket cittadino

Storico capitano della Liberti Treviso, poi Benetton Basket, guidò la squadra alla Serie A1 e formò generazioni di giovani atleti con passione e umanità.

Treviso in lutto: addio ad Adriano Zin, leggenda del basket cittadino
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Treviso piange la scomparsa di Adriano Zin, figura storica e amatissima della pallacanestro trevigiana, spentosi sabato 17 maggio all’età di 75 anni. La sua morte lascia un vuoto profondo non solo nella sua famiglia, ma in tutta la comunità sportiva, che lo ricorda come un simbolo di passione, impegno e umanità.

Le condizioni di salute

Meno di un mese fa, Treviso aveva salutato un altro grande del basket locale, Gianmaria Conte. Oggi, la città si ritrova ancora una volta a stringersi attorno al ricordo di un uomo che ha dedicato l'intera vita allo sport che amava. Zin aveva affrontato in passato una lunga battaglia contro il tumore, riuscendo a vincerla grazie alle terapie e a un’indole combattiva che l’aveva sempre contraddistinto, in campo come nella vita. Purtroppo, nelle ultime settimane, le sue condizioni di salute si sono aggravate irrimediabilmente.

Protagonista della pallacanestro trevigiana

Adriano Zin è stato un protagonista assoluto della pallacanestro trevigiana. Alla fine degli anni ’70, da capitano della Liberti — società che in seguito sarebbe diventata la gloriosa Benetton Basket — guidò la squadra alla conquista della Serie A1, il massimo campionato italiano. In campo era un leader naturale, dotato di un tiro dal movimento inconfondibile che infondeva sicurezza a compagni e tifosi. Ma era anche un baluardo difensivo e un esempio per tutti coloro che condividevano con lui il parquet.

La vita fuori dal campo

Fuori dal campo, Zin era altrettanto riconoscibile: impiegato di banca fino alla pensione, era facile incrociarlo per le strade di Treviso, sempre con il suo cappotto loden blu e il sorriso discreto di chi osserva con amore ciò che ha contribuito a costruire. Presente e partecipe, sedeva sempre allo stesso posto durante le partite del Basket Treviso, soffrendo e gioendo con la squadra, senza mai perdere la sua proverbiale compostezza.

Treviso Basket

Dal 2012 aveva abbracciato con entusiasmo il progetto di Treviso Basket, offrendo il proprio contributo al settore giovanile. Entrò nello staff tecnico per trasmettere ai giovani non solo le sue competenze tecniche, ma anche l'amore per il gioco e i valori che lo sport rappresenta: rispetto, sacrificio, spirito di squadra.

Adriano Zin lascia la moglie Clarissa, la figlia Alessia, il genero Federico e due amatissimi nipotini, ai quali era profondamente legato. La famiglia ha scelto di salutarlo con una cerimonia privata nei prossimi giorni, nel rispetto della sua discrezione e riservatezza.

“Addio, capitano”, lo salutano in coro i tanti che lo hanno conosciuto, amato e stimato. Il basket trevigiano perde una guida, un esempio, un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia sportiva e umana della città.

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