Truffa del "Bonus Facciate", ci risiamo: altro maxi sequestro di beni per 8,5 milioni
La misura ha interessato somme di denaro, immobili, macchine, quote societarie e motoveicoli nella disponibilità di uno dei responsabili dei reati oggetto d’indagine
Truffa del “Bonus Facciate”: la Guardia di Finanza di Treviso ha sequestrato crediti fiscali, disponibilità finanziarie e altri beni per 8,5 milioni di euro.
Truffa del "Bonus Facciate", ci risiamo: altro maxi sequestro di beni per 8,5 milioni
I finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito dell’indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al cosiddetto “Bonus Facciate” – agevolazione fiscale correlata agli interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici, che consentiva il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 90% dell’importo dei lavori realizzati – hanno dato esecuzione a ulteriori sequestri, delegati dall’Autorità Giudiziaria di Treviso, su 8 milioni di euro di crediti d’imposta e circa 500 mila euro fra somme di denaro, immobili, macchine, quote societarie e motoveicoli nella disponibilità di uno dei responsabili dei reati oggetto d’indagine.
Nell’ambito dello stesso fascicolo processuale, nei mesi scorsi il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Treviso aveva già sequestrato crediti fiscali per 85 milioni di euro, nonché beni e disponibilità liquide per oltre 2 milioni di euro. Nel complesso, quindi, finora sono stati assicurati al patrimonio pubblico oltre 93 milioni di euro fra crediti fiscali, disponibilità finanziarie, case, macchine, azioni societarie e altri beni illecitamente acquisiti.
I reati per cui si procede riguardano ipotesi di truffa e indebite percezioni a danno dello Stato, nonché riciclaggio e reimpiego in attività economiche dei proventi illeciti da parte del titolare di una ditta individuale neo costituita, che ha monetizzato, mediante cessione a un primario Istituto di Credito, crediti d’imposta relativi a lavori edilizi mai realizzati.
L’intervento testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza di Treviso nell’attività di contrasto alle condotte che pregiudicano il corretto impiego delle ingenti risorse pubbliche, stanziate per sostenere la ripresa a seguito della crisi economica collegata all’insorgere dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
I sequestri eseguiti, inoltre, sono un segno tangibile della capacità della Magistratura e delle Fiamme Gialle di assicurare concreta e immediata efficacia all’attività repressiva, scongiurando ulteriori circolazioni di crediti fittizi e, conseguentemente, più gravi danni per le casse dello Stato e il corretto funzionamento dei mercati.