Truffati dalle banche, sorprese estive e prospettive
Sabato 28 un incontro a Cornuda, il comunicato dell'avvocato Andrea Arman, presidente del Coordinamento don Enrico Torta.
Truffati dalle banche, sorprese estive e prospettive. L'avvocato Andrea Arman, presidente del Coordinamento don Enrico Torta, l'associazione che tutela i diritti dei truffati dalle banche venete, ha diramato un comunicato dove fa il punto della situazione, analizzando le nuove situazioni che si sono venute a creare dopo gli ultimi recenti provvedimenti:
Sorprese estive e prospettive
Il mese di agosto 2019 verrà ricordato per l’apparente stranezza delle operazioni politiche che hanno condotto ad un sorprendente cambiamento restaurativo dell’assetto di governo del paese. Per noi risparmiatori lo scenario che si va delineando è poco rassicurante perchè nel programma del nuovo governo non vediamo espressa la volontà di risarcire le vittime innocenti dei crac bancari e neppure più vediamo propositi utili a guarire la mala finanza, previsioni programmatiche invece presenti nel programma del Movimento 5 Stelle e che sicuramente avevano indotto molti elettori ad accordare il proprio voto. Che ci possiamo fare? …
La situazione ad oggi è la seguente:
1- Il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) è partito ma vi sono serie difficoltà con la piattaforma informatica gestita da CONSAP. Tutte le associazioni stanno cercando di ottenere la semplificazione delle procedure e precise istruzioni su come operare. Il dialogo con CONSAP non è particolarmente fluido ed il tempo passa; l’incontro di lunedì scorso a Roma (cui non abbiamo partecipato perché non invitati ma che comunque avremmo disertato per ragioni di metodo) non ha generato soluzioni ma di certo male non ha fatto, se non altro per aver evidenziato che quasi tutti gli interessati al FIR riscontrano gravi problemi. L’interlocutore pare averne preso atto e si è impegnato a dialogare anche con le banche che debbono fornire la documentazione e con la Commissione per la valutazione delle domande. Confidiamo che vi sia la volontà della politica, dell’apparato e delle banche (specialmente Banca Intesa) di risolvere in fretta le criticità e di erogare – finalmente – il misero 30% del prezzo di acquisto delle azioni. Come Coordinamento “don TORTA” stiamo mantenendo i collegamenti con i parlamentari che ci sono stati vicini nel passato affinché insistano nel rendere definitivamente operativo il FIR e perché vigilino per evitare che la maestria burocratica dei nuovi partner di governo riesca in qualche modo a depotenziare o trasformare il FIR riportandolo all’arbitrato sul solo misselling, posizione tanto cara a chi, con evidente funzione simbolica, è stato riportato alla sottosegreteria del Ministero dell’Economia e Finanze, il sig. Pierpaolo Baretta.
2- Presentazione delle domande al FIR. In agosto si è sviluppata anche la polemica sul compenso richiesto da avvocati, associazioni e operatori vari per la presentazione della domanda al FIR. Dopo una ricca passerella di ipocrisia sfornata da vari soggetti che sventolavano la virtù dell’imenoplastica, la vicenda si è ridimensionata ma, ciò non di meno, mi preme spiegare per iscritto ciò che il Coordinamento “don TORTA” ha fatto e detto. La previsione di esclusione del compenso per la presentazione della domanda al FIR era stata avanzata dal gruppo di studio -di cui facevo parte- che ha redatto la bozza di legge sul FIR poi parzialmente recepita nella legge di bilancio 2019. La ratio di tale previsione era nell’assoluta semplicità della domanda di accesso al FIR che non avrebbe giustificato la pretesa azionabile da tante associazioni e professionisti che avevano fatto sottoscrivere ai risparmiatori contratti ove era prevista la corresponsione di una percentuale sull’incassato. Poi le cose sono andate come sono andate e cioè: la “nostra” legge è stata stravolta una prima volta introducendo in legge di bilancio l’infelice previsione del prezzo di acquisto come valore di riferimento sui cui calcolare l’indennizzo ed una seconda volta con il Decreto Crescita che di fatto ha riscritto ed ulteriormente molto complicato la precedente legge di bilancio. Una delle poche cose che si è conservata dalla legge di bilancio (dove era già scritta non bene) al Decreto Crescita è stata la norma che vieta il compenso ai legali. Avuta conoscenza del contenuto del Decreto Crescita avevamo fatto presente l’inopportunità della permanenza del divieto nella forma già in legge di bilancio ma… . Il Coordinamento “Don TORTA”, vista la legge definitiva sul FIR e le bozze di decreti attuativi, subito si attivava per ottenere l’ampliamento del beneficio e della platea dei beneficiari ed anche per la semplificazione della procedura essendo ben evidente che per come erano scritte le norme vi sarebbero stati non pochi problemi. Coerentemente si attivava anche nell’informare i risparmiatori della situazione e convocava due riunioni pubbliche (Cornuda a fine maggio e Pederobba agli inizi di luglio, partecipavano oltre 1.500 risparmiatori) nelle quali veniva spiegata la situazione ed i pericoli cui andava incontro il risparmiatore, evidenziando la necessità (tranne che per le posizioni più semplici o per i soggetti più preparati tecnicamente) di avvalersi di seri professionisti. Ora la nostra posizione è rimasta la stessa, e ben abbiamo fatto a mettere in guardia i risparmiatori per tempo. Nel riconfermare che riteniamo “fuori luogo” la pretesa di un compenso calcolato sulla percentuale dell’incassato nella procedura del FIR, INVITIAMO I RISPARMIATORI A RIVOLGERSI A SOGGETTI CHE DIANO GARANZIA DI PROFESSIONALITA’ ED ADEGUATA COPERTURA ASSICURATIVA. Gli avvocati con i quali il Coordinamento “Don TORTA” da anni collabora si sono resi disponibili ad istruire e presentare le domande al FIR a prezzo fisso ed oltremodo contenuto. Essi danno garanzia di professionalità e, fattore estremamente importate stante la concreta possibilità di errore, hanno copertura assicurativa capiente per risarcire il risparmiatore nel caso in cui la domanda al FIR sia respinta per errore del professionista. In ogni caso prima di affidare la pratica a qualcuno informatevi ripetutamente e studiate i contratti prima di firmare, ma non solo: attenzione a chi vi si propone come consulente senza assumersi alcuna responsabilità.
3- Il Coordinamento “Don TORTA” sta ancora insistendo con il mondo politico affinché venga mantenuta la promessa di allargare la platea degli aventi diritto al FIR in forma forfettaria a coloro che hanno un patrimonio mobiliare sino a 200.000 euro. Da quel che ne sappiamo l’Europa non mette ostacoli e dunque è questione solo del Governo Italiano rispettare l’impegno preso.
4- Veneto Banca: dopo la decisione della Procura della Repubblica di Treviso di ridimensionare l’indagine penale ci eravamo presi un momento di riflessione prima di attivare l’azione civile nei confronti delle società di revisione contabile. E’ stata presentata opposizione alla richiesta di archiviazione per uno degli indagati ed ora si ritiene di poter procedere. Entro il mese di settembre saranno depositate le domande di mediazione nei confronti delle società di revisione che hanno validato i bilanci di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. La procedura di mediazione è nella fattispecie obbligatoria e costituisce presupposto essenziale ed indifferibile alla “causa”, essa è una fase del procedimento giudiziario propriamente detto e va esperita avanti ad organismi riconosciuti per legge.
5- Operazioni baciate inverse. Vi è stato presso il Municipio di Montebelluna un incontro con funzionari di rilievo di Banca Intesa per spiegare ancora una volta la situazione di coloro che si trovano debitori nei confronti di Banca Intesa per mancata vendita di azioni con prezzo pagato dalle banche popolari sotto forma di finanziamento. Banca Intesa sui quei finanziamenti applica interessi passivi da capogiro e stiamo cercando di trovare una soluzione che stralci almeno una parte del debito . Attendiamo risposta.
6- Segnalazione alla centrale rischi. Esponenti del passato Governo si erano impegnati ad affrontare questa spinosa questione che ingiustamente penalizza molti risparmiatori. Stiamo sollecitando
Evidentemente, nell’attesa che il FIR sia effettivamente operativo, stiamo vivendo un momento di incertezza ma questo non fa venir meno l’impegno e la volontà di continuare a lottare in tutte le sedi per veder riconosciuto il diritto dei risparmiatori ad essere risarciti di quanto ingiustamente loro sottratto. Sabato 28 settembre, la mattina, a Cornuda ci sarà un pubblico incontro nel quale daremo ulteriori informazioni.