Tuffi "proibiti" nelle acque gelide della cava: denunciati due giovani di Vedelago
Controllati e multati altri 17 giovani della zona, gran parte dei quali minorenni. Agivano incuranti della zona rossa.
Deferiti in stato di libertà, per i reati di danneggiamento e ingresso abusivo nel fondo altrui, due giovani del posto, rispettivamente di 19 e 18 anni
Tuffi "proibiti" nelle acque gelide della cava a Vedelago
La Stazione Carabinieri di Vedelago ha deferito in stato di libertà, per i reati di danneggiamento e ingresso abusivo nel fondo altrui, due giovani del posto, rispettivamente di 19 e 18 anni.
Gli indagati, tra la metà del mese di marzo e i primi giorni del corrente mese di aprile, avevano danneggiato la rete perimetrale di una cava di Vedelago, facendovi illecito ingresso per nuotare all'interno della profonde e gelide acque.
Durante l'attività, venivano complessivamente controllati altri 17 giovani della zona, gran parte dei quali minorenni che, raggiunta la cava con l'intento di tuffarsi in acqua, anche perché in zona rossa, sono stati sanzionati amministrativamente per violazioni alle norme per il contenimento del Covid-19.
I Carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto hanno evidenziato che condotte simili a quelle descritte, oltre a configurare illeciti di natura penale e amministrativa, rappresentano un gravissimo pericolo per i giovani responsabili, considerata l'ingente profondità delle cave e le gelide temperature delle acque, che già in passato sono state teatro di tragedie in cui hanno perso la vita giovanissimi ragazzi.