Un vecchio telefonino e un computer, le unghie, il giallo del video: tutte le novità sull'omicidio di Anica Panfile
Nel frattempo, il Tribunale dei minori ha nominato un tutore per i quattro figli della 31enne assassinata
Il telefono cellulare di Anica Panfile non si trova più. Ma gli inquirenti nella sua casa di Treviso, in via Ronchese, hanno trovato un suo vecchio telefonino e un computer e anche dall'analisi delle memorie dei due dispositivi si proverà a risolvere il giallo della giovane mamma uccisa e gettata nel Piave a Spresiano.
Effetti personali recuperati nel fiume
Intanto dal letto del fiume sono stati recuperati una felpa grigia, un mazzo di chiavi, un paio di occhiali e un accendino con tutta probabilità di proprietà della 31enne romena, elementi che tuttavia forse non risulteranno determinanti ai fini dell'indagine (la speranza è che la permanenza in acqua non abbia deteriorato eventuali tracce di dna utili almeno sulla felpa). Per recuperarli, forze dell'ordine, nucleo dei sommozzatori e vigili del fuoco hanno addirittura ridotto la portata del fiume agendo a monte, per poter operare più agevolmente, ma la borsetta, lo smartphone e il portafogli della cuoca assassinata non sono stati individuati.
Le unghie e gli accertamenti sull'ex marito
Sono queste le poche novità delle ultime ore sull'assassinio della 31enne, mentre una pista aperta resta l'individuazione di eventuali tracce biologiche sotto le unghie della vittima (che potrebbe essersi difesa, considerando che secondo l'autopsia è stata uccisa a mani nude dopo una colluttazione) e mentre ancora non si sa a che conclusione sia giunti gli accertamenti sull'ex marito, per sapere se il 18 maggio scorso, quando Anica è stata uccisa, si trovava in Italia (era tornato in Romania cinque anni fa dopo la separazione). La donna dopo averlo lasciato aveva subito pesanti minacce, tanto che aveva presentato ai Carabinieri due diverse denunce contro l'ex, che però ormai risalgono a quattro anni fa.
Il filmato fantasma
C'è un ultimo dettaglio controverso. Alcune fonti parlano di un'utilitaria scura su cui Anica sarebbe stata vista salire poco prima di scomparire, ripresa dalle telecamere di video sorveglianza del Comune di Arcade. Un video del quale gli inquirenti avevano smentito l'esistenza. C'è o no? Non sarebbe per nulla un dettaglio secondario, nel caso, poiché consentirebbe rapidamente di dare quanto meno un'identità a chi ha incontrato per ultimo la donna. Probabilmente l'assassino. Anche perché se anche l'occhio elettronico non fosse riuscito a riprendere la targa, analizzando le altre 10 telecamere comunali di Arcade e le 46 di Spresiano non sarebbe teoricamente impossibile venirne a capo.
Un tutore per i quattro figli
Nel frattempo, il Tribunale dei minori ha nominato un tutore per i quattro figli di Anica, disponendo anche il divieto all’espatrio. Tre la donna li aveva avuti con il precedente compagno, il quarto con l'attuale compagno, Luigino De Biasi, di vent'anni più anziano, che ha manifestato la volontà di tenerli tutti, anche se non si sa ancora che intenzioni abbia l'ex marito. Madre e famigliari di Anica hanno deciso di affidarsi a un avvocato, Stefano Tigani, ma anche De Biase si è affidato a un legale, Fabio Amadio.