A Treviso

Vanno a firmare il preliminare per una casa, scoppia la rissa e a prenderle è... l'agente immobiliare

Prima sono volati gli schiaffi, poi la coppia d'acquirenti ha dato vita a una vera e propria messinscena

Vanno a firmare il preliminare per una casa, scoppia la rissa e a prenderle è... l'agente immobiliare
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Un acceso litigio (poi sfociato addirittura in rissa) è avvenuto ieri pomeriggio, martedì 9 aprile 2024, all'interno di un'agenzia immobiliare di Treviso: protagonisti alcuni clienti ritrovatisi per firmare il contratto preliminare di compravendita e gli stessi agenti immobiliari.

Parapiglia in un'agenzia immobiliare

Il motivo che ha scatenato un vero e proprio parapiglia tra una coppia di coniugi (con figlioletto al seguito), il proprietario dell'immobile che volevano comprare e i mediatori dell'agenzia sarebbe banalmente legato a incomprensioni sul rilascio anticipato della casa e al pagamento della cauzione.

Sono volati gli schiaffi e ad avere la peggio è stato proprio uno degli agenti immobiliari.

La surreale telefonata al 112

Gli acquirenti si sono presentati col figlio piccolo. Il babbo a un certo punto ha richiesto l'intervento dei Carabinieri, dichiarando di essere stato vittima, insieme alla moglie e al bambino, di un'aggressione.

L'operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri che ha preso la chiamata deve aver strabuzzato gli occhi, sentendo urla e il pianto del bambino in sottofondo, e infatti ha immediatamente inviato una pattuglia sul posto.

Ma una volta arrivati, i militari hanno voluto vederci chiaro...

Una volta placati gli animi, i carabinieri hanno visionato le registrazioni delle telecamere di sicurezza dell'agenzia, scoprendo che era stato in realtà il papà stesso a far piangere il bambino con un piccolo schiaffo.

Ma non solo, la verità immortalata dalle telecamere era speculare: era stata, infatti, la moglie ad aggredire per prima uno degli agenti immobiliari, un 41enne di Treviso.

Alla fine tutte le parti coinvolte hanno presentato querele di parte per minacce e lesioni reciproche.

Sarà ora l'Autorità Giudiziaria a stabilire se e come procedere.

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