Vendevano online sneakers "tarocche": nei guai una coppia di trevigiani
C'erano i canali social e persino il book fotografico. Poi entravano in gioco i fornitori con sede in Cina...
La Guardia di Finanza di Treviso ha bloccato una rete di commercio online di sneakers contraffatte, denunciando, per i reati di contraffazione e ricettazione, una coppia di trevigiani.
Vendevano online sneakers "tarocche": nei guai una coppia di trevigiani
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno scoperto e bloccato una rete di commercio online di calzature contraffatte, denunciando, per i reati di ricettazione e contraffazione, una coppia di trevigiani che aveva commerciato scarpe sneakers, riportanti un noto marchio italiano, in voga soprattutto tra i giovani, abilmente contraffatto.
Nell’arco di poco meno di un anno, i due indagati, utilizzando un account Facebook e un canale Telegram, che in pochi mesi ha registrato numerose iscrizioni e sul quale era possibile ottenere anche il book fotografico delle scarpe offerte, sono riusciti a vendere calzature, solitamente dal valore di mercato prossimo ai 500 € per singolo paio, al più vantaggioso prezzo di 200 €.
Le sneakers erano commissionate dagli indagati a fornitori con sede in Cina, che le spedivano a Treviso dopo averle personalizzate in base alle richieste degli acquirenti. Dopo il pagamento, i clienti ricevano le scarpe direttamente a casa, tramite corriere espresso.
La denuncia dell'azienda, quella vera...
Nel corso delle indagini, nate a seguito della denuncia presentata dall’azienda marchigiana proprietaria del marchio, un vero “must” tra le giovani generazioni, è stata dapprima perquisita l’abitazione dei due indagati, sequestrando merce già pronta per la spedizione e, soprattutto, i telefoni utilizzati per la gestione online della rete di commercio illegale.
Successivamente, grazie all’analisi forense dei telefoni, alla ricostruzione dei contatti e agli accertamenti bancari sui conti correnti della coppia, è stata ricostruita la mappa dei traffici dei due che, per arrotondare i guadagni mensili, avevano messo in piedi un vero e proprio secondo lavoro, proseguito fino all’intervento dei finanzieri del Gruppo Treviso.
Sanzionati anche gli acquirenti in varie province
Numerosi gli acquirenti delle calzature contraffatte, domiciliati tra le province di Bari, Padova, Pesaro-Urbino, Pordenone, Treviso, Venezia, Udine e Vicenza, tutti destinatari di una sanzione, che va da 100 a 7.000 Euro, per incauto acquisto di merce contraffatta.
L’operazione conclusa dalla Guardia di Finanza di Treviso si pone ancora una volta a tutela degli operatori onesti e del Made in Italy, oltre che a sostegno della sicurezza dei prodotti, così da garantire e salvaguardare la salute dei consumatori finali.