A Vittorio Veneto

Vessazioni agli anziani della casa di riposo: il Riesame sospende l'operatore sanitario che era stato reintegrato

Maltrattamenti a carico degli ospiti dell’I.P.A.B. “Cesana Malanotti”: “gravi indizi di colpevolezza relativamente ai delitti in contestazione”

Vessazioni agli anziani della casa di riposo: il Riesame sospende l'operatore sanitario che era stato reintegrato
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Ci sono novità sul caso dell'operatore socio-sanitario 48enne finito sotto indagine per maltrattamenti su anziani avvenuti all'interno dell'I.P.A.B. "Cesana Malanotti" di Vittorio Veneto. Lo scorso 30 aprile 2025, infatti, il Tribunale del Riesame, dopo che il GIP lo aveva fatto reintegrare sul posto di lavoro, ha deciso di sospenderlo dall'esercizio del servizio per un anno.

L'origine delle indagini

Il caso era recentemente salito alle cronache quando la Procura, supportata dai Nas, aveva avviato lo scorso maggio 2024 un'indagine sull'OSS 48enne a seguito della denuncia di una famiglia, la quale aveva notato lividi sospetti sul corpo di un loro parente anziano, ospite dell'Istituto Malanotti. Da quel momento, gli inquirenti hanno adottato microcamere e microfoni nascosti per comprovare quanto più possibile i presunti abusi e vessazioni di cui l'operatore socio-sanitario era stato accusato.

Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno consentito di documentare 15 casi di violenza e maltrattamenti, tra maggio e ottobre 2024, nei confronti degli anziani ospiti, nei quali l'OSS non solo li avrebbe insultati, ma li avrebbe anche sollevati bruscamente dalle sede a rotelle per poi scaraventarli sul letto, creando così attorno a lui un clima di paura.

Era stato reintegrato

Nonostante le gravi accuse mosse nei suoi confronti, però, il GIP del Tribunale di Treviso, pur riconoscendo la sussistenza degli indizi di colpevolezza, lo aveva in parte scagionato, facendolo reintegrare sul posto di lavoro a seguito di un periodo di ferie "forzate", cui era stato invitato per evitare tensioni con colleghi, ospiti e familiari. In assenza di comunicazioni ufficiali da parte delle autorità giudiziarie, infatti, l’istituto non ha potuto adottare misure disciplinari o ulteriori sospensioni.

Ma ora è stato sospeso

Tutto ciò è perdurato però fino allo scorso 30 aprile 2025, quando il Tribunale Ordinario di Venezia – Sezione Distrettuale del Riesame ha ritenuto fondata e meritevole di accoglimento la richiesta della misura cautelare interdittiva presentata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Treviso dott. Davide Romanelli, titolare delle indagini.

Il Tribunale del riesame, nelle motivazioni che hanno portato all’ordinanza di esecuzione della misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di pubblici uffici e servizi per un anno (mesi 12), ha ritenuto che a carico dell’indagato sussistono “gravi indizi di colpevolezza relativamente ai delitti in contestazione”.

"Le indagini circa presunti maltrattamenti a carico degli ospiti dell’I.P.A.B. 'Cesana Malanotti' poste in essere dal N.A.S. Carabinieri di Treviso, hanno avuto origine nel maggio 2024 in seguito all’acquisizione di segnalazioni riguardanti i comportamenti violenti fisici e verbali nei confronti degli anziani ospiti della struttura da parte di un operatore socio sanitario - si legge nella nota diffusa dai Carabinieri N.A.S. di Treviso -. Le indagini, coordinate dal Sostituto procuratore Davide Romanelli della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, supportate da intercettazioni ambientale audio/video con l’installazione di telecamere all’interno del reparto dove si verificavano tali maltrattamenti, davano modo di documentare almeno 15 casi di violenze/maltrattamenti perpetrati dall’O.S.S. ai danni degli anziani ospiti".

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