La personale di Vale in Teatro

La personale di Vale è pronta a riempire le gallerie dell'Accademico con opere che parlano del silenzio della natura.

La personale di Vale in Teatro
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La personale di Vale in Teatro. Sabato 6 aprile alle ore 18 verrà inaugurata, al Teatro Accademico, la Personale di pittura di Lorenzo Vale “La natura del silenzio”, una mostra che raccoglie gli ultimi lavori dell’artista friulano e racconta il serrato e intimo dialogo tra l’uomo e la natura Cane in un tombino, i Vigili del Fuoco salvano la bestiola intrappolata nella fognaturache lo circonda.

La personale di Vale nella galleria, ecco chi è

La personale in Vale in Teatro, un artista a 360 gradi. Diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Angela Vettese, Lorenzo Vale ha da poco esposto a Venezia (Compagnia de I Antichi e Galleria Arkè) e alla Fiera d’Arte contemporanea di Pordenone presentato da Alessandra Santin ma le opere che propone a Castelfranco segnano un ulteriore svolta nel suo percorso artistico.

Nella personale di Vale, il silenzio della natura

Nella personale di Vale la natura è la protagonista. Si tratta ora, come afferma nella presentazione Gino Colla, di dipingere il silenzio della natura, e rappresentare un mondo dove l’uomo e le presenze animali convivono senza paura; un silenzio legato all’istante, alla luce (la luce presente nei sogni?), ai colori di un arte che persegue lo stesso mistero presente nella Tempesta del Giorgione, e nei dipinti metafisici di De Chirico, e che non si fa conoscere razionalmente, come l’inconscio che abita dentro di noi rendendoci estranei a noi stessi.Nelle opere a olio proposte in mostra: “Secret Garden”, “Composizione con cardellino”, “Ragazzo e albero”, “I Guardiani del silenzio”, e nelle Acqueforti create presso la Stamperia d’Arte Albicocco di Udine l’artista rappresenta quello che ha esaminato con gli occhi e con la mente, un “vissuto”, una quotidianità che ha ricollocato nello spazio del quadro in un modo nuovo, assemblando, accostando immagini interiori, ricordi, apparizioni.
Le immagini che si compongono richiamano allora una realtà filtrata dalla sua sensibilità e trasfigurata, di fatto una “rivelazione”. Per lo storico dell’arte veneziano Giovanni Bianchi ogni cosa dipinta appare per quello che è, ma diviene parte di una nuova realtà che l’artista costruisce meticolosamente, giorno dopo giorno, è questa dunque un’operazione mentale che si traduce in una pratica pittorica precisa, minuziosa, realista, per rendere visibile anche ciò che è stato solamente pensato, immaginato. Di fatto, ha osservato il critico Gilberto Ganzer, la riappropriazione della tecnica pittorica, il “ritorno al “mestiere”, servono all’artista per gettare meglio i propri occhi al di là di un solo orizzonte tangibile, per sperimentare l’emozione di ricordi che non devono andare perduti e per dare forma a un’arte che diventa metafora della vita stessa nelle sue mutazioni stagionali.

Il periodo espositivo della personale di Vale

Durante l’inaugurazione della personale di Vale di sabato 6 con ingresso libero, alla presenza dell’assessore alla Cultura, Franco Pivotti e del curatore della mostra Gino Colla, ci sarà l’Intervento musicale al pianoforte del M° Matteo Andri che proporrà alcuni brani di Schumann, tra cui “Fiore solitario”. La mostra, con ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 28 Aprile 2019 con i seguenti orari: da mercoledì a venerdì 16-19. Sabato, domenica, festivi, Pasqua e Lunedì dell’Angelo 10-12.30, 16-19.

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